Amici 21, avanza il fenomeno pop di LDA dopo l’eliminazione al sesto serale: l’intervista
Può dirsi la colonna portante di Amici 21, LDA, alla luce del fatto che vanta diversi record conseguiti nel percorso di studio nel canto intrapreso al talent, e lui ora torna a raccontarsi in un’intervista ripresa da La repubblica. I traguardi raggiunti al talent di Maria De Filippi, nel dettaglio, lo ergono a primo allievo cantante modello -nella storia di Amici di Maria De Filippi- a raggiungere il più alto numero di stream con un singolo, Quello che fa male, così come a conseguire in tempi biblici il disco d’oro e il disco di platino con lo stesso fortunato inedito, e a firmare in tempi storici il contratto con una major discografica, la Sony Music Italy, per poi dare annuncio in tempi biblici del rilascio del primo album (in uscita a maggio 2022). E non a caso sono ora in corso delle accese polemiche nel web, sollevate dagli internauti che non accettano l’eliminazione di LDA da Amici 21, avvenuta al sesto serale del talent, il che va a contrapporsi con i movimenti social dei detrattori del 19enne, che tacciano il giovane di essere una copia del padre Gigi D’Alessio e persino di essere raccomandato nell’industria musicale, in quanto figlio del padre famoso, cantante e musicista quale è l’artista di Mon amour.
Ma nell’intervista inedita post-Amici 21, Luca D’Alessio in arte LDA spiega di essere diverso da suo padre, seppur elogiandone la produzione musicale: “Non scrivo in napoletano come mio padre Gigi D’Alessio, è troppo difficile…”.
LDA traccia un parallelo con il padre Gigi D’Alessio
Nel suo intervento post-Amici 21, quando ormai si avvicina la data del rilascio del primo album eponimo LDA, poi, il 19enne motiva la scelta di non scrivere in napoletano per il suo primo disco prossimamente in uscita, nonostante l’inscindibile rapporto che lo vincola alla sua amata città di Napoli: “Non ho bisogno di cantare in napoletano, non mi viene naturale, la musica napoletana la porto nel sottofondo, nelle sfumature”. Insomma, LDA lascia così intendere di portare la sua terra nei colori della sua musica, come a farne un sound tutto suo. Che il 19enne aspiri a diventare l’erede del cantautore di Napule è, Pino Daniele? Pur essendo nato a Roma, LDA risiede orgogliosamente a Napoli e si dichiara innamorato del capoluogo campano, come ha fatto nel pomeridiano di Amici 21, dedicando proprio a Partenope una rivisitazione personale de L’emozione non ha voce di Adriano Celentano.
Un’ode al capoluogo campano, abbandonato a se stesso tra i problemi che affliggono i cittadini, come il razzismo ai danni dei napoletani e il divario Nord-Sud Italia mai risolto. “Rifletti le luci dei lampioni di un lungomare dove non puoi camminare e nelle sfumature dei tuoi mille colori, vedono solo il nero e lo sporco di te”, canta il 19enne tra le sue barre esibite ad Amici 21. Poi, si dice orgoglioso dell’amore che lo lega all’amata città, nonostante i problemi che l’affliggono, come la disoccupazione: “Ma se ripenso al Vesuvio, vivo nelle strade dei miei ricordi. Se parlo con il mare, lui mi risponde ancora… ‘proteggi quei ragazzi che non possono mangiare, famiglie disastrate vivono vulcani di dolore'”.
Chi ha rinnovato la scuola napoletana dal punto di vista musicale, secondo LDA? “Renato Carosone, immenso, e poi ancora una volta Pino Daniele. Penso che in molti abbiamo portato avanti la “missione” di innovare la musica napoletana, Pino ma anche mio padre. E io se non scrivo in napoletano, porto Napoli sempre nelle melodie…”., assicura inoltre nell’intervista il cantautore pop del momento. E in conclusione, rispetto al rilascio del suo primo album -da cui è estratto il tormentone Bandana, che scala le classifiche musicali- l’ultimo degli irriducibili artisti romantici dichiara: “Da Amici non mi sono più fermato, nel disco canto solo l’amore”.