Amici 21: LDA si racconta a cuore aperto: i valori dell’America e il sogno made in Italy
LDA può dirsi il vincitore mancato in quanto allievo dei record di Amici 21, dal momento che a talent ormai ultimato registra il tutto esaurito con le date dell’instore tour in giro per il Belpaese e ha all’attivo diversi record. Come il record per gli ascolti complessivi e il record relativo agli stream per un solo singolo, Quello che fa male (oltre 21 milioni per il singolo), targati Amici 21 e registrati su Spotify Italia, e il record di disco d’oro e disco di platino raggiunti in tempi più veloci nella storia di Amici in assoluto). E tra un traguardo e l’altro, che seguono per il cantautore 19enne e originario di Napoli dopo il talent di Maria De Filippi, Luca D’Alessio in arte LDA si racconta in toto in una nuova intervista concessa a Renato Tortarolo de Il secolo XIX, alla luce della quale una domanda sorge spontanea: che il cantautorato di cui LDA ne è caposcuola, per la quota giovani talenti, stia avendo la rivincita sul mainstream dettato dalle influenze dell’America, in particolare la trap?
LDA di fatto può dirsi un’operazione di innovazione del mainstream odierno e particolarmente curiosi sono i lyrics del singolo apripista dell’album di debutto eponimo (LDA), dal titolo Bandana. Un’up-tempo pop e dalle influenze indie, dove tra parole e musica si crea una rima baciata tra Bandana e lontana, in riferimento all’America. Ma cosa rappresenta per LDA “il nuovo continente” e soprattutto quanto lui sente l’influenza dell’America rispetto al sistema dei valori occidentali? “A me fa impazzire l’America, è sempre un passo avanti. Mi piace vederla e non copiarla. A me non interessa questo -dichiara, per poi svelare il suo sogno musicale, ovvero quello di esportare con successo la musica italiana nel nuovo continente – sarebbe figo portare l’Italia in America…”.
LDA svela il concept-album del lavoro d’esordio
C’è una predisposizione a cantare dell’amore per lui in LDA, ma questa è una via di fuga? “Essa è dettata dall’esuberanza generazionale, anche perché da giovani si vive l’amore in modo più amplificato , l’amore mi ha segnato tanto -fa sapere il figlio di Gigi D’Alessio, il cui concept-album di LDA è proprio il motore propulsore della vita, l’amore-. Io ho iniziato a scrivere d’amore per una donna che vidi in un sogno. Questa donna è poi diventata una persona”. E sulla sua musa ispiratrice, poi aggiunge: ” E io scrivo ancora per lei. E’ una sorta di donna angelo che vive nel sogno”.
Nella musica a prima firma di LDA, nonostante l’ex Amici 21 non canti in napoletano nell’album di debutto, si sentono i colori e i suoni di Napoli. La replica del 19enne a chi gli darebbe del “neomelodico”, come lo ha definito l’insegnante di canto ad Amici 21, Anna Pettinelli? A detta di LDA una lezione di neomelodico c’è nel disco d’esordio: “Una piccola parte inevitabilmente c’è, proprio io voglio portare il mare e il Vesuvio nelle mie canzoni, ci saranno sempre le sfumature di Napoli nella melodia delle mie canzoni. Credo che la melodia napoletana sia la più bella ad oggi, nel mondo”. E l’etichetta di “figlio di “, che gli si viene affibbiata per il fatto di essere il figlio di Gigi D’Alessio? “La gente comincia ad apprezzarti per quello che sei -fa sapere, senza nascondere di essersi scrollato di dosso la nomea di “raccomandato” -, sono gli altri che credono che tu “sia figlio di” e che quindi abbia qualcosa di strano. Quando in realtà sono una persona normalissima”. Quindi, LDA assicura di essere figlio di se stesso perché la sua musica è farina del suo sacco: “Mi sono tolto quest’etichetta ad Amici”.