Tanto si è discusso quando l’emergenza Covid portò alla chiusura delle chiese (e di tutti i luoghi di culto anche di altre religioni) durante la pandemia. C’era chi sosteneva che era una usurpazione della libertà religiosa vietare ai fedeli di andare in chiesa. Poi si arrivò alla lenta riapertura e alla cessazione del lockdown rigoroso. Le chiese però si organizzarono in modo preciso, seguendo le ordinanze e i consigli delle autorità sanitarie: distanza di sicurezza tra un posto e l’altro, mascherina obbligatoria, lavaggio delle mani. Mentre intanto riaprivano i luoghi di divertimento come le discoteche e si sono verificati contagi di massa, basti pensare al celebre locale dell’imprenditore Flavio Briatore dove oltre a lui sono risultati positivi i 63 dipendenti e chissà quanti clienti che hanno fatto perdere le tracce così come in alcune aziende, un rapporto a cura di tre specialisti americani in malattie infettive dimostra che l’unico luogo dove non si stanno verificando contagi sono le chiese. Nelle ultime 14 settimane si sono tenute in tutta America in circa 17mila parrocchie un milione di messe pubbliche e non è stato riportato alcun focolai di Covid in nessuna di esse, dice il rapporto. Tutto questo seguendo le linee guida per prevenire la diffusione del virus.



LE LINEE GUIDA DI SICUREZZA EVITANO LA PANDEMIA

Gli esperti sono Thomas W. McGovern, MD, ex ricercatore clinico sulle malattie infettive, dell’Istituto di ricerca medica dell’esercito americano sulle malattie infettive e membro del consiglio nazionale della  Catholic Medical Association; Il diacono Timothy Flanigan, professore di medicina presso la Alpert Medical School della Brown University, e Paul Cieslak, specialista in malattie infettive e direttore medico dei programmi di malattie trasmissibili e immunizzazione della divisione di sanità pubblica dell’Oregon –  membri del Physician Members of the Thomistic, Gruppo di lavoro dell’Istituto sui protocolli sulle malattie infettive per i sacramenti e la cura pastorale. Il loro studio è stato pubblicato sul sito Real Clear Science dove si dice che nessun focolaio di Covid è stato registrato nella partecipazione alle liturgie nelle chiese cattoliche anche se ci sono stati esempi di individui asintomatici e inconsapevolmente infetti che hanno partecipato alla messa e ad altre funzioni parrocchiali. “La loro presenza avrebbe potuto portare a un’epidemia se non fossero state seguite le precauzioni appropriate, ma in ogni caso non abbiamo trovato prove di trasmissione virale”, hanno detto i medici. Lo studio, pubblicato mercoledì, afferma che dopo aver esaminato i recenti rapporti sulla salute pubblica e sui media riguardanti la diffusione del COVID-19, i medici non hanno trovato segnalazioni di trasmissione di malattie, per non parlare di focolai, in una chiesa cattolica che segue tali linee guida.

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