Il Natale può essere un giorno in cui si pongono molteplici domande. Riuniti assieme a tavola con amici e parenti, la discussione può spaziare su svariati argomenti e nel contempo possono sorgere dubbi su questa magica festività del 25 dicembre. Qualcuno dei commensali, ad esempio, magari un bambino, potrebbe domandarsi come mai Babbo Natale si veste di rosso.



La risposta a una delle più frequenti domande di Natale è molto semplice e la si deve a Coca Cola che decise di colorare il Santa Claus originario vestito di verde per esigenze di marketing, regalandogli quindi quell’aspetto che conosciamo anche oggi. Perchè invece ci si bacia sotto al vischio? Come ricorda Grazia attraverso il proprio sito, il vischio è la pianta sacra di Frigg nella mitologia nordica, che non è altro se non la dea dell’amore.



LE DOMANDE DEL NATALE: IL BACIO SOTTO IL VISCHIO E LA STELLA COMETA

Secondo la leggenda il figlio della dea, Loki, era molto cattivo e invidioso arrivando ad uccidere il fratello Balder. Loki usò proprio il vischio per fabbricare una freccia per ammazzare il fratello e quando la madre trovò il cadavere del figlio scoppiò in un pianto incredibile le cui lacrime riportarono in vita Balder. Impazzita dalla gioia la dea Frigg iniziò a baciare chiunque passasse sotto l’albero del vischio, e da quel giorno il bacio divenne un portafortuna e un simbolo di protezione contro il male.

Un’altra domanda che si potrebbe porre a Natale, è “Come mai la stella cometa si disegna con la coda?”. Tutto merito di Giotto che nel 1299 disegnò per la prima volta la stella che indica il cammino ai Re Magi, appunto con una coda, discostandosi quindi dall’iconografica fino ad allora in uso. Il panettone invece perchè si chiama così? Si tratta della sincrasi di Pan di Toni, un dolce inventato appunto dallo chef Toni, aiuto cuoco della famiglia Sforza di Milano.



LE DOMANDE DEL NATALE: IL PRESEPE E LO SCAMBIO DI REGALI

E invece perchè si chiama presepe? Presepe in latino significa mangiatoia, che è ovviamente un elemento che si trova nel presepio. Chi invece volesse lumi sulle origini dell’albero di Natale dovrebbe risalire all’antico Egitto, periodo in cui si usavano costruire delle piccole piramidi di legno in onore del Dio del Sole. Tale tradizione ispirò i popoli del nord Europa, così nel 15esimo secolo in Estonia incominciarono a decorare gli alberi per il giorno di Natale, quindi l’usanza arrivò anche in Lettonia, Germania a via via nel resto del mondo.

Chiusura dedicata allo scambio di doni a Natale. Oltre alla tradizione cristiana dei famosi oro, incenso e mirra dei sopracitati Re Magi consegnati al Signore, secondo la festa romana dei Saturnali, celebrazioni che si tenevano dal 17 al 23 dicembre di ogni anno, schiavi e padroni si ritrovavano insieme per scambiarsi appunto dei regali e pranzare e cenare con grandi banchetti, un po’ come avviene appunto oggi per il Natale. Speriamo di avervi chiarito un po’ le idee se avevate dubbi e domande sul Natale.