Le due vie del destino
è “una denuncia esplicita dell’inutilità delle guerre e una parabola edificante sulla capacità umana di resistere all’irresistibile”. Così Paola Casella premia il film su MyMovies dove gli assegna tre stellette sulle cinque a disposizione: “La posta in gioco è la dignità umana, i temi sono il senso dell’onore, la fedeltà, l’orrore della guerra e il potere salvifico dell’amore”. Arriva una buona recensione anche da ilMorandini: “Firth elegante, sobrio, sommesso, dolente e compresso calza perfettamente i panni del suo personaggio. La Kidman ha perso ogni mobilità facciale e non è credibile come zitella di 40 anni”. Il film è costruito bene, ma sicuramente ci sono degli spunti che non sono alla portata di tutti. Il pubblico più semplice si potrebbe annoiare. Le due vie del destino sarà trasmesso da Rete 4 stasera, clicca qui per il video del trailer. Il film si potrà seguire anche in diretta streaming su MediasetPlay, cliccando qui.
Le due vie del destino – The Railway Man, streaming: la storia di Eric Lomax
Le due vie del destino – The Railway Man:
il film è la narrazione puntigliosa dell’autobiografia dell’autore, la sua reale dimensione di prigioniero di guerra in Asia, il racconto della crudeltà del campo e della fatica del lavoro sotto il sole tropicale thailandese, tra malaria e maltrattamenti. Le critiche furono generose nonostante non abbiano definitivamente supportato il film che ha anche ricevuto un prestigioso premio al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián. Clicca qui per seguire in streaming il film con Colin Firth e Nicole Kidman. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Le due vie del destino – The Railway Man su Rete 4 il film con Colin Firth
Le due vie del destino – The Railway Man
va in onda su Rete 4 oggi, 11 ottobre 2020, con inizio alle 21,25. Si tratta di un film del 2013 voluta da Lionsgate, Archer Street Productions, Latitude Media, Thai Occidental Productions, Pictures in Paradise e Silver Reel per portare sul grande schermo l’autobiografia omonima dello scozzese Eric Lomax, un ufficiale dell’Esercito di Sua Maestà d’Inghilterra. La produzione è australiana ed inglese e vede la regia di un grande cineasta del cinema moderno, Jonathan Teplitzky, un regista australiano che deve ancora trovare la consacrazione internazionale ma che ha già lasciato intendere la sua classe con una serie televisiva di grande successo: ‘Una serie di sfortunati eventi (A Series of Unfortunate Events)’ basata sugli omonimi romanzi di Lemony Snicket, scrittore immaginario, folle idea per una folle serie che nel suo essere fantastica ha conquistato le platee domestiche di tutto il mondo.
Nel cast di ‘Le due vie del destino’ si celebra l’incontro tra un attore ed un’attrice tanto lontani tra loro (non solo perché uno è inglese e lei è australiana), da divenire credibili proprio nelle loro attitudini cinematografiche diverse: Colin Firth e Nicole Kidman. Il primo era reduce dal successo di ‘Gambit – Una truffa a regola d’arte (Gambit)’ e già pronto per girare ‘Devil’s Knot – Fino a prova contraria (Devil’s Knot)’, un periodo di impegni intenso per l’attore che ha trionfato con ‘La ragazza con l’orecchino di perla (Girl with a Pearl Earring)’ e ‘Il paziente inglese (The English Patient).
Per Nicole Kidman era invece un periodo a volte anonimo: ‘Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus’ non andò benissimo, a torto e forse non capito nelle intenzioni, è il riscatto arrivò proprio con questa pellicola che successe a ‘Grace di Monaco (Grace of Monaco)’ di nuovo all’altezza delle aspettative nei confronti di questa grande star mondiale.
Le due vie del destino – The Railway Man, la trama del film
Diamo uno sguardo alla trama de Le due vie del destino – The Railway Man. Eric Lomax combatte durante la Seconda Guerra Mondiale in Asia: appassionato di segnali e di ferrovie, viene catturato a Singapore dall’esercito imperiale giapponese e spedito, come successe per molti soldati di tutta l’Alleanza contraria al Patto di Ferro tra Giappone, Germania e Italia, in Thailandia per la costruzione di ponti sui fiumi al confine con la Birmania, l’attuale Myanmar.
Segnato da questa atroce esperienza, Lomax anche dopo la guerra non può dimenticare la durezza del comandante del campo di prigionia, il giapponese Takashi Nagase il quale ha davvero segnato la psiche di soldati provenienti da tutto il mondo. Rientrato in patria Lomax si isola, non trova lo stimolo necessario per dare una svolta a questa sua difficile esistenza traumatica sino all’incontro con la bella e dolce Patti che lo aiuterà a uscire dal guscio.