Francesco Le Foche, immunologo clinico dell’ospedale Umberto I di Roma, ha analizzato il momento della pandemia di Covid-19 nel corso di una intervista a Libero: “La variante Kraken (che potrebbe presto diventare dominante, ndr) è molto, molto contagiosa. Probabilmente è considerato a oggi, nella storia della virologia, il virus più contagioso che sia mai apparso sul pianeta”, ha affermato. Per fortuna, però, non provoca molti danni. “Negli Stati Uniti il tasso di ricoveri è molto basso perché c’è una buona percentuale di vaccinati. Uno studio della rivista Lancet stima che la vaccinazione abbia bloccato circa 20 milioni di morti”.
L’Iss in tal senso conferma che la letalità per gli over 60 non vaccinati è sei volte superiore. “L’immunizzazione comporta una riduzione della diffusione dell’entropia sociale del virus: cioè circola meno. Dobbiamo fare sistema rispetto alla salute pubblica. È quello che fa una nazione civile. Così si riduce il carico ospedaliero e si dà la possibilità di curare altre patologie”. È ciò che secondo l’esperto ha fatto la differenza con la Cina, che si trova in grande difficoltà.
Le Foche: “Kraken virus più contagioso al mondo”. La situazione della Cina
Il Paese da cui è nato il Covid-19 non riesce a disfarsene. “Non è che la Cina non si sia vaccinata. L’ha fatto meno e l’ha fatto con vaccini non a mRna. Il Coronavac, per esempio, è strutturato col virus inattivato e funziona al 60%. Ha un’efficacia ridotta rispetto ai nostri. Inoltre, la terza dose è stata fatta da pochissimi. E questo, associato all’immunoevasività delle nuove varianti, ha portato alla situazione attuale con gli ospedali di Shanghai intasati e i malati sui marciapiedi”. La questione non è soltanto sanitaria, bensì anche politica, dato che l’Ue aveva offerto i vaccini a mRna, ma il Governo ha rifiutato. “Per le autocrazie è uno smacco subire le innovazioni scientifiche. Devono fare in modo di sembrare autosufficienti”.
Anche per quel che riguarda i test, finora, non c’è stata collaborazione con la comunità internazionale. “La modalità migliore per bloccare il virus dov’è adesso è far partire le persone dalla Cina con un tampone già fatto. Sono convinto che gli scienziati cinesi stiano sequenziando le varianti. Ma abbiamo un dato storico: nel 2019 c’è stato un non-allert immediato che ha portato alla diffidenza di molti”, ha concluso Francesco Le Foche.