L’immunologo clinico Francesco Le Foche ha detto a Unomattina che è possibile convincere le persone scettiche a vaccinarsi: “Io credo molto nella persuasione. Parlando con i dubbiosi si arriva a risultati importantissimi. Si deve far capire che la scienza ha argomentazioni inconfutabili e i vaccini sono fondamentali. Quelli a mRna messaggero hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci. Mi è capitato di incontrare gente dubbiosa, ma se riescono a capire il valore della vaccinazione e anche che noi siamo medici che tutelano le persone, si può senza dubbio persuadere quelli meno convinti”.
Francesco Le Foche ha aggiunto a Unomattina a proposito della terza dose di vaccino: “Dobbiamo fare in modo che il nostro sistema immunitario si doti di anticorpi per combattere il virus. I pazienti fragili e con patologie non hanno una risposta efficace, quindi si dà una spinta al sistema immunitario per salvaguardarli. Stessa cosa per gli ultra-ottantenni”.
FRANCESCO LE FOCHE: “I GIOVANI HANNO CAPITO PERICOLI DEL VIRUS”
Francesco Le Foche, aveva parlato dei vaccini anti-Covid e della possibile introduzione della loro obbligatorietà al quotidiano “Corriere della Sera”, affermando di non essere disperato, nonostante i numeri indichino che, attualmente, sono dieci milioni i cittadini non ancora raggiunti da neppure una dose di siero: “Sono certo che, se avessero l’opportunità di un incontro con un medico motivato, potremmo portarne almeno il 10% dalla nostra parte. La vita potrebbe riprendere il normale corso, la normalità è dietro l’angolo. I giovani non preoccupano, hanno capito meglio degli adulti che bisogna evitare il virus”.
L’obbligo vaccinale, però, non rappresenta, a suo giudizio, la strada più corretta per raggiungere l’obiettivo, anzi: secondo l’esperto, la persuasione sarebbe una vera e propria scorciatoia: “I no vax sono sempre esistiti, ma restano una minoranza. Gli altri sono solo titubanti, che, per paura, si barricano dietro informazioni alterate, non veritiere. Confido nella collaborazione dei colleghi. Chi in famiglia non ha contatti con un medico di famiglia o uno specialista?”.