Le Gemelle Kessler protagoniste della puntata odierna di Techetecheté, in un viaggio che vuole ripercorrere le principali tappe del duo artistico tedesco. Stiamo parlando a tutti gli effetti di una coppia simbolo del mondo dello spettacolo, capace di riscuotere consensi e successo in tutto il mondo. Le sorelle gemelle Alice ed Ellen Kessler, nate a Nerchau il 20 agosto 1936, sono diventate molto note negli anni sessanta in Italia, grazie alle loro esibizioni iconiche. E’ proprio nel Belpaese che il duo acquisisce una grande notorietà, prendendo parte a format televisivi molto popolari, come Giardino d’inverno, la trasmissione diretta da Antonello Falqui, con l’orchestra guidata dal maestro Gorni Kramer, le coreografie di Don Lurio e la collaborazione di Henri Salvador e del Quartetto Cetra. Le Gemelle Kessler si ritrovano sulla cresta dell’onda, quando lanciano i brani come Pollo e champagne e Concertino, cover di una canzone del Quartetto Cetra.
Le gemelle Kessler: amori italiani, esibizioni e cinema
Ampio spazio alle gemelle Kessler nella nuova puntata di Techetecheté. Dalle loro esperienze più significative in ambito televisivo e cinematografico, alle relazioni sentimentali in Italia. Alice è stata per molto la compagna di Marcel Amont e in un secondo momento di Enrico Maria Salerno. Sua sorella Ellen, invece, ha condiviso una storia d’amore con l’attore Umberto Orsini. Nella sua parentesi parigina del 1956, Ellen Kessler ha anche confessato di essere stata l’amante di Burt Lancaster. Danzatrici ed interpreti, le Gemelle Kessler vantano una carriera ricca di soddisfazioni: volano dal Lido di Parigi con il corpo di ballo delle Bluebell Girls di Margaret Kelly all’Eurovision Song Contest 1959, dove si piazzano all’ottavo posto. Protagoniste anche di diversi film e commedie musicali, il duo ha evidentemente lasciato un segno indelebile nella storia dello spettacolo. Le Gemelle Kessler vengono citate anche nel libro “Le balene restino sedute” di Alessandro Bergonzoni, che scrive: “E fu solo allora che si capì che la vita non era come le Kessler perché ce n’è una sola.”