Quando si parla di cinema canadese in realtà si parla soprattutto di cinema del Québec. Basta scorrere, infatti, l’elenco dei film canadesi che sono risultati finalisti (o vincitori) nella corsa al premio Oscar per il miglior film straniero per verificare che tutti i registi di questi film (Denys Arcand, Benoit Pilon, Xavier Dolan, Philippe Falardeau, Kim Nguyen, Dennjs Villeneuve) sono originari del Quebec e sono tra i più apprezzati registi a livello internazionale.
La pandemia che impedisce lo svolgersi dei festival in presenza almeno in questo caso ha prodotto un effetto benefico. Le Journées du cinéma québécois en Italie/Le giornate del cinema quebecchese in Italia, che si sono svolte finora a Milano per diciassette anni, avranno nel 2021 un’edizione totalmente online. Questa diciottesima edizione in otto giorni presenterà sei lungometraggi, di cui quattro in anteprima italiana, e diciotto inediti cortometraggi, disponibili gratuitamente sulla piattaforma MYmovies accessibile da tutta Italia. Organizzata come di consueto durante il mese internazionale della francofonia, la rassegna è diretta dal regista quebecchese Joe Balass.
Dedicato all’attualità del tempo che stiamo vivendo, il tema chiave di questa edizione, Rabbia e Resilienza, attraversa tutta la programmazione caratterizzata come sempre da una grande varietà stilistica e nuove formule narrative, dal documentario di memoria al film di formazione fino a opere dalle atmosfere surreali, con una nuovissima sezione, After Hours (Fuori Orario), riservata a lavori per un pubblico adulto.
I lungometraggi in programma si potranno vedere online sulla piattaforma MYmovies per 72 ore, a parte il film d’apertura, mentre i 18 cortometraggi saranno disponibili per tutta la durata del festival.
Il film d’apertura è La déesse des mouches à feu (La dea delle lucciole), di Anaïs Barbeau-Lavalette, presentato alla Berlinale dello scorso anno e anche al Giffoni Film Festival, è il ritratto di una sedicenne che scopre il mondo, il sesso, l’amicizia, l’amore ma anche la droga, la gelosia e la morte mentre la sua famiglia va in pezzi.
È ispirato, invece, alla vita e alle opere del poeta quebecchese Yves Boisvert, famoso per aver contribuito alla nascita del Festival internazionale della poesia di Trois-Riviéres, il film À tous ceux qui ne me lisent pas (A tutti quelli che non mi leggono) di Yan Giroux. Il protagonista, Yves, vive ospite di chi lo accoglie dedicandosi completamente alla poesia. Un giorno irrompe nella vita di Marc, un adolescente dedito allo studio, e anche nel letto di sua madre. Lo spirito anticonformista di Yves contagerà Marc e lo spingerà a esplorare percorsi di vita più originali.
Film con grandi ambizioni è Le rire (La risata), di Martin Laroche, che, mescolando realismo e surrealismo, indaga dal punto di vista profondamente umano la sindrome del sopravvissuto, l’elaborazione del lutto, il potere dell’amore e la gioia di essere vivi. Racconta la storia, ambientata ai nostri giorni nella città di Québec, di Valerie, sopravvissuta a una guerra civile dove ha perso il suo compagno. Innamorata di Gabriel, tenta di dimenticare il passato, nonostante i demoni che la perseguitano. Lavorando in una casa di riposo per anziani, incontra Jeanne, una paziente ironica e saggia che a causa di una paralisi è costretta a letto e non è più autosufficiente. Nonostante i limiti fisici, riesce a intessere con Valérie una relazione complice e d’amicizia, fuori dagli schemi.
È un documentario straordinario quello dedicato a Ziva Postec: la monteuse derrière le film Shoah (Ziva Postec: la montatrice del film Shoah) di Catherine Hébert. Shoah è il monumentale documentario di oltre 9 ore (613′) che il regista Claude Lanzmann ha realizzato, lavorandoci per 11 anni, sul genocidio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. La regista Caterine Hilbert fa raccontare alla montatrice israeliana di quel film, Ziva Postec, attraverso i suoi ricordi personali e le sue emozioni, cosa ha significato estrarre per sei lunghi anni da montagne di pellicole, da migliaia di immagini terribili, nove ore di una testimonianza straziante ma necessaria.
Film After Hours, cioè per adulti, visibile solo tra le 21:30 e le 5:30, è Les salopes ou le sucre naturel de la peau (Le puttane o lo zucchero naturale della pelle) con la quale la regista esordiente Renée Beaulieu mette in scena una sessualità femminile consapevole, complessa e rivoluzionaria. La protagonista del film Marie-Claire, docente di dermatologia, madre e moglie felicemente sposata, è, infatti, sessualmente molto libera, quasi sovversiva, secondo amici e colleghi. La sua vita professionale e quella personale s’intrecciano, quando viene coinvolta in un progetto di ricerca sulla reazione delle cellule epidermiche all’eccitazione sessuale.
È un film After Hours anche L’acrobate (L’acrobata) di Rodrigue Jean, storia d’amore tra Christophe, un professionista di mezz’età alla ricerca di una nuova abitazione, e Micha, giovane acrobata russo. I due si incontrano casualmente mentre visitano lo stesso appartamento e Christophe si lascia trascinare in una relazione sentimentale inaspettata. I due amanti si incontrano tutte le notti, nello stesso appartamento dove si sono conosciuti e si immergono nella loro relazione dimenticandosi del mondo.
L’eclettico panorama di cinema del Québec si misura anche con 18 cortometraggi per festeggiare i primi 18 anni del festival (disponibili dal 24 al 31 marzo). Tra questi il dissidente Jours de Rage (Giorni di rabbia), il nottambulo Zoo, il circense Parle moi in nat in anteprima assoluta, il candidato agli Oscar Brotherhood e un piccolo film alla Tarantino, Je finirai en prison (Io finirò in prigione), dove nello spazio naturale di una stradina innevata, immerso nel paesaggio resiliente per eccellenza dell’inverno, un urlo autoironico restituisce senso a questo cinema così illuminato di rabbia e resilienza.
Sono imperdibili, infine, gli incontri Q&A (Question & Answer/Domanda & Risposta) che consentiranno al pubblico di incontrare virtualmente gli autori di quasi tutti i lungometraggi e anche di alcuni cortometraggi. I Q&A avranno inizio dal 26 marzo e si svolgeranno ogni giorno a partire dalle ore 21 (il 31 dalle 19).
Si rammenta, infine, che i film sono presentati in lingua originale francese con sottotitoli in italiano e sono disponibili gratuitamente dal 24 al 31 marzo a questo link.
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