Notizia decisamente curiosa quella che ci giunge dalla Francia e precisamente da Le Havre, dove un bimbo è stato bandito dalla stadio, colpevole di un “gravissimo gesto”. Ovviamente siamo ironici visto che il piccolo avrebbe lanciato delle palline di carta e un bicchiere, e proprio per questo la direzione dello stadio lo ha espulso dallo stesso edificio, bandito per un tempo di due mesi.
La notizia ha fatto il giro del web, riportato dal quotidiano francese Le Parisien, e narra appunto di questo piccolo di sei anni che non potrà più mettere piede fino al prossimo anno allo stadio Oceane di Le Havre, cittadina d’oltralpe la cui compagine milita in Ligue 1, la Serie A francese. Il fattaccio sarebbe stato commesso durante la sfida fra il Le Havre e il Reims, vinta dagli ospiti con il risultato rotondo di tre reti a zero, giocatasi domenica 10 novembre, così come rivelato dal quotidiano L’Equipe.
BIMBO BANDITO DA STADIO DI LE HAVRE: COSA E’ SUCCESSO
Stando a quanto fatto sapere dall’HAC e dalla Professional Football League (LFP), il bimbo di sei anni avrebbe lanciato questi oggetti al minuto numero 71 della partita in questione, palline di carta e un bicchiere di cartone che non avrebbero comunque colpito nessuno degli altri tifosi presenti allo stadio, ne avrebbero raggiunto il rettangolo di gioco, ma che hanno comportato lo spiegamento della rete di protezione, oltre che la diffusione di un messaggio di prevenzione.
Il bimbo di Le Havre è stato identificato tramite il sistema di videosorveglianza dello stadio, ed è emerso che il gesto del piccolo non fosse rivolto a qualche tifoso avversario o sia stato un gesto di rabbia per l’andamento della partita, ma stava semplicemente giocando con un suo amico. Sia chiaro, i nostri genitori ci insegnano sempre che non va lanciato alcun oggetto, perchè non si sa mai dove potrebbe finire, ma in ogni caso arrivare a bandire per due mesi dallo stadio un bimbo di sei anni appare quantomeno un po’ eccessivo.
BIMBO BANDITO DA STADIO DI LE HAVRE: “GENITORI SI ASPETTAVANO SANZIONE PIÙ SEVERA”
Il commissario disciplinare della LFP è stato però inamovibile ed ha convocato il Le Havre per chiedere lumi su questi “lanci”, così come l’accesione di bengala sugli spalti, oltre all’intonazione di cori omofobi che hanno comportato l’interruzione temporanea della partita.
Il Le Havre alla fine è stato sanzionato con una multa di 5.000 euro e la società ha replicato di non aver tenuto conto del comportamento del piccolo proprio per via della sua tenera età. “Abbiamo chiamato i genitori prima di inviare la lettera di divieto commerciale – hanno fatto sapere dall’HAC – hanno apprezzato il nostro appello e si aspettavano una sanzione più pesante”. Il ragazzino e lo zio che era con lui, salteranno tre partite degli uomini di Didier Digard, leggasi quella giocatasi domenica scorsa contro l’Angers nonché le sfide contro Strasburgo e Lens.