«Nuovo Patto di Stabilità e investimenti da spingere sempre più sull’asse Parigi-Roma»: le parole del Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire non fanno altro che rinsaldare l’asse Italia-Francia. Sembra sempre più proseguire su ottimi binari la volontà di Mario Draghi e Emmanuel Macron di porre un ipotetico “argine” allo strapotere della Germania in Europa, anche perché a fine settembre Angela Merkel non sarà più la leader (scadenza mandato e non candidatura già annunciata per le prossime Elezioni). In una lunga intervista oggi al Messaggero il titolare dell’Economia del Governo Macron ribadisce l’impegno assieme all’Italia per cambiare le regole Ue in modo da rendere assai più competitiva l’Unione nei confronti di Cina e Usa, a cominciare dal “Patto di Stabilità”.
È di questi giorni l’annuncio della Commissione Ue di porre nuovamente un freno all’austerità spostando la deroga alle regole di spesa controllata dal 2022 fino a tutto il 2023: «Le misure intese a ridurre l’aumento del debito saranno applicate solo una volta che la ripresa dal coronavirus si sarà consilidata, in accordo con quanto stabilito dalla commissione UE», ha spiegato il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovksis. Le Maire – oggi a Roma per incontrare i Ministri Franco, Colao e Giorgetti, – a il punto su cosa ora dovranno fare i Governi europei per cambiare finalmente le regole di ingaggio.
L’ASSE ITALIA-FRANCIA E LA PROSSIMA UE
«Credo che la parola chiave per il 2021 debba essere investimento», spiega Le Maire al Messaggero, «Nel 2020 abbiamo protetto l’economia, nel 2021 dobbiamo rilanciarla. Questo è estremamente importante perché abbiamo due concorrenti, Cina e Stati Uniti, le cui economie sono già ripartite». Innovazione, tecnologie, ambiente e mercato: gli asset sono già indicati, non resta che correre ora e non perdere altro tempo. Per il Ministro delle Finanze di Francia saranno l’idrogeno e l’elettronica i punti nodali per la “corsa” italo-francese: sul progetto di interesse comune europeo (Pice) la Francia investirà 7 miliardi di euro e vuole l’appoggio immediato anche dell’Italia del neo Ministro Cingolani.
Sull’elettronica invece «è rischioso essere troppo dipendenti dall’Asia per la produzione di semiconduttori. Noi, francesi e italiani, abbiamo un’azienda esemplare in questo settore: STMicroelectronics. Vorremmo che Francia e Italia si impegnassero in un secondo progetto in questo settore, con l’obiettivo di diventare indipendenti nella produzione di semiconduttori, in particolare per l’industria europea». Infine, il nodo centrale, ovvero come cambiare il Patto di Stabilità per renderlo meno vincolante alla crescita oggi più che mai necessaria per far riprendere a correre l’Europa: «Con l’Italia e con il commissario Paolo Gentiloni abbiamo un’ottima cooperazione. Siamo anche convinti che le finanze pubbliche devono essere ben gestite. Dobbiamo mantenere un principio di responsabilità. Semplicemente perché, quando sarà il momento, sarà necessario ricostituire le riserve per poter affrontare una possibile nuova crisi». Per come farlo, Le Maire lancia la sfida: «Dobbiamo fare attenzione a non ripetere gli errori del 2010-2011, quando abbiamo voluto consolidare le nostre finanze pubbliche troppo rapidamente, il che ha avuto un impatto negativo sulle nostre economie. Oggi la mia priorità è il sostegno economico».