L’Italia doveva battere l’Irlanda del Nord con il più ampio scarto possibile di gol e sperare che la Svizzera non dilagasse contro la Bulgaria. Invece a Belfast gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 e nel finale rischiano pure di perdere quando Donnarumma esce incomprensibilmente dai pali nel tentativo di anticipare Washington che non la butta dentro solo per il salvataggio sulla linea di Bonucci. Le tante assenze non sono comunque un alibi sufficiente per giustificare una debacle a tutti gli effetti, in novanta minuti Insigne, Chiesa, Berardi, Belotti, Bernardeschi e Scamacca non sono riusciti a creare seri pericoli dalle parti di Peacock-Farrell. I padroni di casa, già eliminati, ci tenevano a fare bella figura davanti al loro pubblico che non ha mai smesso di incitarli e se la sono giustamente giocata, preservando così l’imbattibilità tra le mura amiche del Windsor Park dove gli uomini di Baraclough non sono mai stati trafitti. A pochi mesi dal trionfo all’europeo, arriva una cocente delusione: gli elvetici si qualificano direttamente alla fase finale del mondiale del 2022 in Qatar mentre noi dovremo passare nuovamente per i play-off, e visti i precedenti non possiamo di certo dormire sonni tranquilli, con il nuovo format che rende ancora più complicato strappare il tanto agognato pass.
LE PAGELLE DI IRLANDA DEL NORD-ITALIA 0-0
VOTO IRLANDA DEL NORD 6 – Ai padroni di casa non si può certo rimproverare nulla, non ci hanno regalato nulla ma non erano tenuti a stenderci il tappeto rosso. Impeccabili in fase difensiva, sfiorano pure il colpaccio in contropiede.
VOTO ITALIA 5 – No, la sufficienza dopo una serata così no. Gli azzurri dovevano buttare giù la porta e invece non trovano mai l’ultimo passaggio.
VOTO ARBITRO KOVACS 6,5 – Direzione equilibrata e mai sopra le righe, non si fa prendere da manie di protagonismo e cerca di non favorire nessuno.
I VOTI DELL’IRLANDA DELL’NORD
PEACOCK-FARRELL 6,5 – Bravo a non farsi sorprendere dal tiro-cross di Di Lorenzo, non abbassa mai la guardia.
CATHCART 6,5 – Chiusure precise e puntuali su Berardi, non si fa distrarre da nulla.
FLANAGAN 5 – Va in difficoltà sulla pressione di Chiesa che gli porta via la sfera, poi perde un altro sanguinoso pallone venendo graziato da Insigne. Se l’Italia avesse schierato degli attaccanti più cattivi questi errori li avrebbe pagati a caro prezzo.
J. EVANS 6,5 – Sembra avere il dono dell’ubiquità, tutti i palloni li recupera lui, gli azzurri se lo ritrovano sempre tra i piedi
LEWIS 6 – Fa da collante tra la difesa e il centrocampo.
S. DAVIS 6,5 – Il capitano è un solido punto di riferimento per i suoi compagni, gli trasmette sicurezza e calma olimpica. Decisivo il tocco sul tiro da fuori di Emerson Palmieri.
DALLAS 6 – Nelle battute conclusive del match sfiora il palo con un rasoterra, dimostrando di avere grande tenuta fisica.
McCANN 6,5 – Sbarra la strada a Chiesa e cura la fase difensiva con grande attenzione.
SAVILLE 6 – Non si vede e non si sente fino al 50′ quando improvvisamente chiama al dovere Donnarumma. (dal 73′ C. EVANS s.v.)
WHYTE 6,5 – Quando parte in campo aperto diventa micidiale, ne sa qualcosa Tonali che per fermarlo deve farsi ammonire. (dal 73′ WASHINGTON 6 – Nel finale è uno dei più freschi e mette alle corde i difensori azzurri, sfiorando pure il gol vittoria a ridosso del novantesimo)
MAGENNIS 6 – Poco incisivo quando bisogna spingere, si sacrifica tantissimo nel dare una mano ai compagni impegnati a respingere gli sterili assalti degli azzurri.
ALL. BARACLOUGH 6 – Raggiunge l’obiettivo di chiudere la fase di qualificazione senza aver preso gol in casa, merito di una difesa impermeabile e di un pubblico che ha sempre caricato a molla i giocatori.
I VOTI DELL’ITALIA
DONNARUMMA 6 – Primo tempo da spettatore, a inizio ripresa timbra il cartellino con una gran parata sulla botta di Saville, poco prima del triplice fischio rischia di combinare la frittata con un’uscita avventata su Washington.
DI LORENZO 6 – Sfiora il colpaccio con un cross che per poco non mette in crisi Peacock-Farrell, si inserisce spesso e volentieri con i tempi giusti sulla corsia di destra. Qualche sbavatura di troppo in fase difensiva
BONUCCI 6 – Onora la fascia di capitano ma è evidente che soffre fin troppo l’assenza di Chiellini, a un quarto d’ora dal novantesimo rischia l’autogol chiudendo Washington in corner ma poi alza il suo voto con un salvataggio sulla linea a portiere battuto.
ACERBI 5 – Ce la mette tutta ma non è Chiellini, nel finale Washington gli va via con una facilità disarmante.
EMERSON PALMIERI 6 – Innesca i compagni con una serie di lanci lunghi, prima di uscire va vicino al bersaglio grosso trovando la deviazione provvidenziale di Davis. (dall’80’ SCAMACCA s.v.)
TONALI 5,5 – Deve spendere il giallo per femrmare Whyte, un’ammonizione che gli preclude la chance di giocare anche il secondo tempo. Una perdita non di certo inestimabile. (dal 46′ CRISTANTE 5 – Non entra mai in partita, doveva ravvivare la manovra degli azzurri ma non si accende)
JORGINHO 5,5 – Gioca con l’angoscia di chi sa che con i due rigori sbagliati contro la Svizzera ha probabilmente complicato in maniera irreversibile i piani di qualificazione. (dal 68′ LOCATELLI s.v.)
BARELLA 5 – Ci prova al 18′ con un destro a giro debole e centrale, poi il nulla cosmico (dal 64′ BELOTTI 5 – Ci lamentiamo di Immobile ma stasera il Gallo non avrebbe segnato nemmeno se la porta fosse stata larga 100 metri)
BERARDI 5,5 – Come un avvoltoio si avventa sul pallone perso da Flanagan e confeziona un assist per Insigne che purtroppo spreca nel peggiore dei modi. Nella ripresa cerca la porta su punizione da distanza siderale tirando uno straccio bagnato addosso a Peacock-Farrell.
INSIGNE 5 – Si scalda poco prima della mezz’ora con un destro a giro che non impensierisce Peacock-Farrell, l’occasione più grande nel primo tempo ce l’ha lui ma la getta alle ortiche per non dire altro (dal 68′ BERNARDESCHI 5 – Non rischia nemmeno la giocata, e allora che senso ha gettarlo nella mischia?)
CHIESA 5,5 – Va a pressare tutti i portatori di palla ma quando deve finalizzare gli manca sempre quel pizzico di cattiveria che serve per buttarla dentro e fare la differenza nelle sfide che contano davvero.
ALL. MANCINI 5,5 – Le molteplici assenze non lo aiutano ma evidentemente non ha saputo motivare i ragazzi a pochi mesi dalla vittoria dell’europeo. Nel salotto di casa, l’ex-ct Ventura starà gongolando…
LE PAGELLE DI IRLANDA DEL NORD-ITALIA: I VOTI DEL PRIMO TEMPO
Arrivati al giro di boa è il momento di dare i primi voti parziali ai protagonisti di Irlanda del Nord-Italia, partita che in teoria dovrebbe spalancarci definitivamente le porte al mondiale del 2022 in Qatar. La prima frazione di gioco si è conclusa sul punteggio di 0-0 con gli azzurri che anche stasera dimostrano di fare molta fatica a trovare la via del gol senza un vero attaccante là davanti, l’assenza di Immobile si sente eccome e Insigne non sembra avere il killer istinct del bomber. Proprio il fantasista del Napoli ha avuto l’occasione più grande al 37′ quando Berardi ha recuperato un pallone perso da Flanagan servendo il numero 10 che invece di buttare giù la porta si incarta e perde l’attimo. I pericoli maggiori per Peacock-Farrell arrivano dalle incursioni di Di Lorenzo che all’8′ spaventa il portiere avversario con un tiro-cross che stava per infilarsi sotto l’incrocio. Gli undici di Baraclough non si sono mai affacciati dalle parti di Donnarumma se non in qualche sporadica occasione. Per adesso potrebbe bastare il pareggio per qualificarci visto che la Svizzera non sta andando oltre lo 0-0 contro la Bulgaria.
VOTO ITALIA 5,5 – Agli azzurri manca l’ultimo passaggio per fare la differenza, l’impegno c’è ma bisogna assolutamente fare di più.
MIGLIORE ITALIA: DI LORENZO 6,5 – L’unico a spaventare seriamente Peacock-Farrell, si inserisce spesso e volentieri con i tempi giusti.
PEGGIORE ITALIA: INSIGNE 5,5 – Sciupa nel peggiore dei modi quella che poteva essere la palla dell’1 a 0.
VOTO IRLANDA DEL NORD 6 – Gli uomini di Baraclough per adesso tengono botta, spinti dal pubblico e dalla voglia di fare bella figura.
MIGLIORE IRLANDA DEL NORD: WHYTE 6,5 – Non bisogna concedergli troppi spazi perché in campo aperto è imprendibile, Tonali ne sa qualcosa.
PEGGIORE IRLANDA DEL NORD: FLANAGAN 5 – Perde due palloni sanguinosi che potevano costare molto caro.