LE PAGELLE DI NAPOLI JUVENTUS

Il Napoli ha vinto la sua sesta Coppa Italia: come nella Supercoppa del 2015, i partenopei hanno battuto la Juventus ai calci di rigore, dopo averli imbrigliati sullo 0-0 nei tempi regolamentari. E le migliori occasioni sono state per la squadra di Gattuso, con i pali colpiti da Insigne ed Elmas, quest’ultimo proprio all’ultimo minuto di partita. Per la Juventus però sono stati fatali gli errori dal dischetto di Dybala e di Danilo. Queste le pagelle della sfida:



NAPOLI

Meret 7 Non impegnatissimo, ma sempre pronto al momento giusto, in particolare su una sventola di Cristiano Ronaldo a inizio partita. Importantissima la parata sul primo rigore di Dybala

Di Lorenzo 7 Match di grande diligenza tattica, sulla destra dalle sue parti non si passa con Gattuso che lo blocca sacrificando in parte le sue discese.



Maksimovic 7 Una sicurezza, già con l’Inter era ripartito bene, il suo importantissimo rigore viene scagliato con una potenza che simbolegga la fame di Coppa del Napoli.

Koulibaly 7 Prestazione finalmente degna della sua fama in una stagione non facile per lui, non sbaglia nessun intervento difensivo.

Mario Rui 6.5 Qualche sbavatura ma va detto che è un moto perpetuo, Gattuso gli chiede una partita di grandissima responsabilità e lui risponde presente.

(dal 79′ Hysaj 6) Porta freschezza in un momento delicato della partita.

Fabian Ruiz 6 Potrebbe fare di più, ha un paio di palloni che potevano essere interessanti e non li sfrutta, ne perde altrettanti pericolosi. La qualità però, almeno a sprazzi, si vede.



(dal 79′ Allan 6) In altri tempo l’avrebbe giocata da titolare, porta esperienza nel momento in cui per i suoi sarebbe stata una beffa cedere.

Demme 7.5 Una rivelazione, da una sua percussione nasce una grande parata di Buffon, è dominatore in un centrocampo sovraffollato. Si conferma un ottimo acquisto in corsa.

Zielinski 6.5 Non riesce a ripartire sempre come vorrebbe, ma gioca una partita di grande dedizione e dinamismo.

(dal 87′ Elmas sv); Entra tardi per incidere ma va detto che poteva essere l’eroe della serata. Il palo ha deciso altrimenti proprio all’ultimo minuto.

Callejon 6 Anche lui sembra parecchio indietro con la condizione, incide poco rispetto a quelle che sarebbero le sue qualità

(dal 66′ Politano 7) Entra e punge subito Buffon, che non trattiene il suo rigore: porta sul 2-0 il Napoli, è probabilmente il momento decisivo di tutto il match.

Mertens 7 Match di grande generosità, si sacrifica e prova a pungere anche se in avanti arrivano pochi palloni. Sembra libero mentalmente dopo il rinnovo del contratto.

(dal 66′ Milik 7) Spreca subito una palla invitante e nella partita ce ne sono pochine. Ma mette anche la firma sul trofeo segnando il rigore decisivo: grazie a lui il Napoli non schiaccia troppo il baricentro nei minuti finali.

Insigne 7.5 Ormai core ‘e’ Napule, capitano sanguigno, punge Buffon spesso e volentieri nel primo tempo e coglie un palo con una strepitosa punizione. Il primo rigore è pesante ma lui lo calcia con grande freddezza, alza la Coppa prendendosi un posto ancor più grande nella storia azzurra.

Allenatore: Gattuso 8 Questa Coppa è soprattutto sua, per la vicenda umana che ha affrontato in questi mesi già drammatici, ma soprattutto per meriti professionali. E’ arrivato in una squadra in disarmo e nell’anno più difficile l’ha riportata ad alzare un trofeo dopo 6 anni. Tatticamente straordinario, capisce subito che partite deve fare e non permette. Sarri di trovare una contromisura che sia una. Chapeau, Rino.

JUVENTUS

Buffon 7.5 Intramontabile, inesauribile, inarrendevole poiché fino all’ultimo minuto toglie la palla dalla linea. Avrebbe meritato l’ennesimo trofeo di una carriera impareggiabile, ma la sua unica nemesi sono i rigori: in carriera ne ha parati pochini, questa sera non poteva cambiare una storia ultraventennale. Ma lui è ancora protagonista vero.

Cuadrado 6 Ormai è un soldatino, terzino moderno con velleità da ala. Corre finché ne ha.

(dal 84′ Ramsey 6) La sua esperienza non fallisce dal dischetto, ma non è servita.

Bonucci 5.5 Qualche sbavatura di troppo, non è da lui perdere l’uomo sul posizionamento, cose di solito fa a memoria. Dal dischetto scarica rabbia pura dopo due errori dei suoi.

De Ligt 6.5 Sempre più a suo agio, evita guai con recuperi che a inizio stagione non gli sarebbero riusciti.

Alex Sandro 5.5 Gioca la partita probabilmente non al top fisicamente, stringe i denti e resta in campo fino alla fine, soffrendo però particolarmente su Politano.

Bentancur 6 A centrocampo incarna la sostanza che vuole Sarri, si incaponisce un po’ sulla conclusione anche quando non serve.

Pjanic 5 Chi l’ha visto? In queste condizioni, più mentali che fisiche, alla Juventus non serve.

(dal 73′ Bernardeschi 5) Se Elmas l’avesse buttata dentro, quel calcio d’angolo regalato se lo sarebbe sognato la notte. Pure così è meglio che se lo ricorda, comunque.

Matuidi 6 Il francese è una garanzia sul piano dell’esperienza, non sbaglia una mossa ma anche lui non brilla.

Dybala 5.5 Il rigore è un timbro su una serataccia, la Joya manca di brillantezza e senza brillantezza non c’è Joya.

Cristiano Ronaldo 5 Già col Milan i segnali erano stati inquietanti, eppure stasera era partito con una bella botta sventata da Meret. Solo un’illusione: poi più nulla, il vero Ronaldo è rimasto a Madeira ma considerando quanto guadagna avrebbe potuto ingaggiare una controfigura migliore.

Douglas Costa 6 L’unico che accelera in attacco tra i bianconeri, ma dura praticamente solo un tempo.

(65′ Danilo 6) Chi ha visto la partita in streaming pensava che fosse partito il buffering durante il suo rigore. Pellé e Zaza insegnano, bisogna fare le personcine serie dal dischetto.

Allenatore: Sarri 5 Considerando quanto ha parlato della Coppa vinta col Sansovino, si è capito che non l’ha vissuta bene. Perdere due finali su due nell’era della Juve di Ronaldo, visto che la Lazio l’aveva già pizzicato a dicembre, fa pensare, ma è stata la debacle tattica nei confronti di Rino a pesare. Se Scudetto e Champions non prenderanno una certa via, potrebbe allontanarsi da Torino prima del previsto, ormai è chiaro.

L’arbitro Doveri 7: I ritmi sono bassi e va tutto a suo vantaggio. Ottima prova, concentrato e attento non si fa beffare da un paio di tuffi in area. La sua finale personale l’ha vinta e brillantemente.

SECONDO KO PER SARRI

Per Maurizio Sarri la sconfitta in finale di Coppa Italia ha segnato anche la seconda sconfitta stagionale in una finale. Il “cannibale” Allegri non era riuscito a vincere la Champions League perdendo due finali, ma in Italia aveva lasciato solo qualche Supercoppa (una proprio al Napoli ai rigori). Sarri invece ha perso la Supercoppa in Arabia Saudita contro la Lazio prima di Natale e non ha messo le mani sul suo primo trofeo in bianconero con una prestazione che farà sicuramente discutere, considerando la pochissima costruzione offensiva della squadra bianconera.