In occasione del big match tra Inter e Milan si rinnova l’appuntamento con le nostre pagelle: ecco i voti dei protagonisti che hanno lasciato un’impronta indelebile, nel bene e nel male, sul 235^ Derby della Madonnina che ancora una volta ha visto prevalere i nerazzurri. Decisivo il gol realizzato da Lautaro Martínez nel primo tempo, un colpo di testa che non ha lasciato scampo a Tatarusanu. Dodicesimo centro in campionato per l’attaccante argentino che regala i tre punti alla Beneamata: la squadra di Inzaghi resta da sola al secondo posto in classifica, rimanendo comunque a 13 lunghezze di ritardo da un Napoli sempre più lanciato verso lo scudetto. Prosegue la crisi dei rossoneri al terzo KO consecutivo, qualcosa si è inceppato nei meccanismi di Pioli e probabilmente anche all’interno del gruppo i rapporti si sono irrimediabilmente incrinati, altrimenti non si spiega una simile involuzione da parte dei campioni d’Italia che dopo essere stati rimontati dalla Roma non ne hanno più imbroccata una.



VOTO INTER 6,5 – Sin dal fischio d’inizio i nerazzurri prendono l’iniziativa e passano meritatamente in vantaggio, senza mai andare in sofferenza se non in un paio di frangenti isolati, e sfiorando pure il raddoppio nel finale.

VOTO MILAN 5 – Troppo attendista e passivo nel primo tempo, nemmeno il gol di Lautaro scuote i rossoneri che nella ripresa sfiorano comunque il pareggio con Giroud che sbaglia l’aggancio a pochi passi da Onana. La luce in fondo al tunnel non si vede, Pioli non può dormire sonni tranquilli.



VOTO ARBITRO MASSA 6,5 – Fischia poco lasciando che la partita segua il suo corso naturale. Una tendenza che finalmente si sta consolidando anche in Italia con la Premier League a fare da apripista e a tracciare il passo. Da annullare il secondo gol di Lautaro, in offside seppur di pochi centimetri: corretta la chiamata del suo assistente

LE PAGELLE DI INTER MILAN, I VOTI DEI NERAZZURRI

ONANA 6 – Prova a ravvivare l’atmosfera rinviando addosso a Giroud che lo grazia con un’improbabile tocco di tacco, nessun problema invece sulla conclusione di Brahim Díaz.
ŠKRINIAR 6 – Sfumato il passaggio al PSG e archiviate le polemiche di mercato il difensore sloveno torna a disposizione di Inzaghi e del gruppo, giocando una partita di sacrificio.
ACERBI 6 – Serata tranquilla per lui finché i rossoneri non aumentano i giri del motore e si fa ammonire nel tentativo di fermare Tonali. Fortunatamente per lui è solo un fuoco di paglia e riesce a tenere duro fino al triplice fischio.
BASTONI 6,5 – Se tutti gli avversari fossero così molli in attacco come il Milan di stasera, lui ci metterebbe la firma con il sangue.
DARMIAN 6,5 – Nel primo tempo entra in azione solamente alla mezz’ora quando deve intercettare il cross di Messias destinato a Theo Hernández, a parte questo episodio si limita all’ordinaria amministrazione.
BARELLA 6 – Si spinge spesso in avanti palesando i suoi noti limiti in fase difensiva. Lautaro gli nega la gioia del raddoppio anticipandolo sull’assist di Lukaku, se si fosse fatto gli affari suoi sarebbe stato meglio visto che l’argentino era in fuorigioco e lui no. (dal 90’+4′ ASLLANI S.V.)
ÇALHANOGLU 6,5 – Ci prova direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo facendo prendere un bello spavento a Tatarusanu (dal 89′ GAGLIARDINI S.V.)
MKHITARYAN 6,5 – Poco evanescente ma molto concreto. (dal 71′ BROZOVIC 6 – Un’occasione per lui a ridosso del novantesimo)
DIMARCO 6,5 – Ingaggia un vero e proprio duello in velocità con Calabria che il più delle volte lo chiude in corner nel disperato tentativo di contrastarlo. Spadroneggia sulle corsie esterne, skill fondamentale nelle squadre di Inzaghi che si affidano tantissimo sui quinti.
LAUTARO MARTÍNEZ 7,5 – Sfiora subito il gol in un paio di occasioni, lo trova al 34′ con un gran colpo di testa su calcio d’angolo. E sono 12 per lui, dietro solamente a quel mostro di bravura che si chiama Osimhen. A ridosso del novantesimo potrebbe arrivare la doppietta ma viene pizzicato in fuorigioco, fregato dal suo istinto di bomber che oggi gli ha comunque fruttato tre punti.
DZEKO 6,5 – Prova a conquistare con il mestiere un calcio di rigore ma Gabbia non cade nella sua trappola. Non ha fatto la differenza come in Supercoppa ma il modo di far penare i difensori del Milan lo trova sempre. (dal 71′ LUKAKU 6,5 – Non è ancora al top della forma ma ci siamo quasi: trova il modo di far valere il suo possente fisico, soprattutto nei duelli individuali, e nel recupero Tatarusanu gli nega il gol con una parata d’antologia. Per non parlare della grande giocata da terra e del quasi assist per Barella)
ALL. INZAGHI 6,5 – Pioli prova a incartargliela ma riesce ad avere la meglio grazie alla forza dei singoli.



LE PAGELLE DI INTER MILAN, I VOTI DEI ROSSONERI

TATARUSANU 6,5 – A inizio gara dice di no a Lautaro, fa buona guardia sul tiro dalla bandierina di Çalhanoglu, alza bandiera bianca sul terzo tentativo del numero 10 nerazzurro. Nel finale tiene a galla il Milan con una gran parata su Lukaku.
KALULU 5,5 – Altra serata no per il difensore francese che arriva sempre in ritardo rispetto agli attaccanti nerazzurri e deve spendere il giallo per fermare un incontenibile Lautaro.
KJÆR 6 – Fa da scudo a Tatarusanu sulle palle alte ma da solo non può tenere in piedi la baracca. (dall’86’ REBIC 5,5 – Rimedia un’ammonizione lampo e poco altro)
GABBIA 6 – Si prende un bel rischio contrastando Dzeko in area di rigore senza commettere fallo. (dal 71′ THIAW 6 – Lukaku, se sta bene, è un cliente scomodo per tutti ma riesce in qualche modo ad arginarlo)
CALABRIA 5,5 – Deve vedersela con Dimarco che ha un motorino nelle gambe e lo sfonda sul piano fisico, non avremmo voluto essere nei suoi panni. (dal 55′ SAELEMAEKERS 5,5 – Da tempo si è capito che non è il genere di giocatore in grado di cambiare le partite entrando dalla panchina)
MESSIAS 5,5 – Poco incisivo, un solo timido affondo intorno alla mezz’ora, sventato senza troppi patemi d’animo da Darmian. Bocciatura inevitabile. (dal 46′ BRAHIM DIAZ 5,5 – Ci prova a un quarto d’ora dal novantesimo ma il suo tiro è troppo debole e centrale per impensierire Onana. Per strappare la sufficienza serve di più)
TONALI 5,5 – Da lui ci aspettiamo che faccia la differenza nei big match e negli scontri diretti, stasera non è stato così e il nostro giudizio non può essere benevolo nei suoi confronti. Invece di risollevare il gruppo si sta facendo trascinare da esso.
KRUNIĆ 5 – Il premio “Ah ma c’era anche lui in campo?” non glielo toglie nessuno.
T. HERNÁNDEZ 5,5 – Anche il francese sembra un lontano parente del campione che avevamo ammirato fino al mondiale in Qatar. Un notevole calo fisico che ne pregiudica inevitabilmente le performance.
GIROUD 5,5 – Onana gli rinvia praticamente addosso ma con il tacco gli restituisce di fatto il pallone. Poi Leão gli mette sui piedi il pallone dell’uno pari ma sbaglia l’aggancio e grazia nuovamente il portiere camerunense. Su punizione sfiora l’incrocio. Per farla breve, oggi non era aria.
ORIGI 5,5 – Non riesce mai a rendersi pericoloso nella trequarti avversaria, i difensori dell’Inter farebbero carte false per affrontare attaccanti così remissivi in ogni partita. (dal 55′ LEAO 6 – Al pari dei suoi compagni non sta attraversando un gran momento, ma se solo Giroud avesse depositato il pallone in rete su quel contropiede magnificamente orchestrato dal portoghese…)
ALL. PIOLI 5,5 – Prova a sorprendere tutti con un modulo diverso dal solito, speculare a quello adottato solitamente da Inzaghi. In realtà ci si rende presto conto che il suo unico obiettivo è neutralizzare i nerazzurri che trovano comunque il modo di sbrogliare la matassa. L’impressione è che abbia perso il controllo del gruppo, proprio come Bart in una puntata dei Simpson questo Milan sembra aver perso la sua anima.