Nelle pagelle di Italia Spagna, semifinale degli Europei 2020 vinta ai calci di rigore dagli azzurri, scegliamo di mettere in evidenza Gigio Donnarumma e Federico Chiesa. Per il portiere ecco alcune parate importanti già nel corso della partita, alle quali naturalmente aggiunge quella sul rigore di Morata decisiva per il successo degli Azzurri: probabilmente sarebbe da considerare come il migliore in campo in assoluto, anche se la Uefa ha deciso invece di premiare Federico Chiesa. La scelta naturalmente non è sbagliata: anche il figlio d’arte ha fatto un’ottima partita, con la perla del gol del vantaggio dell’Italia dopo un’ora di gioco. Potremmo cavarcela definendo Gigio Donnarumma come il migliore in campo e Federico Chiesa come il migliore tra i giocatori di movimento. Tra gli spagnoli potremmo citare come migliori il giovanissimo Pedri e Dani Olmo, forse in assoluto il migliore delle Furie Rosse nei 120 minuti, anche se pesa poi il rigore calciato alto nella serie finale, pareggiando subito l’errore di Locatelli. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



PAGELLE ITALIA SPAGNA: TUTTI I VOTI

L’Italia è in finale a Euro 2020. A 9 anni dagli Europei del 2012, gli azzurri tornano all’atto conclusivo della competizione battendo ai calci di rigore la Spagna. Straordinariamente emozionante l’epilogo ai calci di rigore. Dal dischetto ha sbagliato subito Locatelli, quindi Dani Olmo ha sparato alle stelle e Donnarumma è stato decisivo dicendo no a Morata, proprio l’uomo che aveva firmato il gol del pareggio. Il pallone decisivo ce l’ha Jorginho sui piedi e Jorginho dal dischetto è una sentenza. Ha vinto l’Italia che ora aspetta in finale, si giocherà sempre a Wembley, la vincente di Inghilterra-Danimarca in programma domani.



VOTO PARTITA 7 – Spagna corta, Italia irriducibile e inarrendevole: davvero un gran bello spettacolo agonistico, anche se a tratti la fatica si è fatta sentire.
VOTO ITALIA 7,5 – L’Italia ha avuto la capacità di soffrire fino alla fine e così è riuscita a costruire una vera impresa, tornando 9 anni dopo in una finale. Grande gruppo e premio meritato.
VOTO SPAGNA 7 – Non ha di certo demeritato la squadra di Luis Enrique, che ha giocato col cuore e soprattutto ha fatto vedere a tratti un gran calcio, squadra corta e grande organizzazione. I rigori avevano premiato con la Svizzera, ora no.
VOTO ARBITRO: FELIX BYRCH 6,5 – Qualche sbavatura sulla scelta di alcuni falli ma se la cava bene in una partita non facile da governare.



RIGORI!

La prima finalista di Euro 2020 si deciderà ai calci di rigore: Italia e Spagna hanno infatti chiuso sull’1-1 la semifinale a Wembley anche i tempi supplementari. Poche occasioni con l’Italia che può rammaricarsi soprattutto per un contropiede sprecato da Belotti. Da segnalare la sostituzione di Federico Chiesa, costretto al cambio dai crampi, al suo posto è entrato Bernardeschi. Si va dunque ai rigori, epilogo crudele ma emozionante: spazio ai tiri dal dischetto!

SI VA AI SUPPLEMENTARI

Serviranno i tempi supplementari per capire chi tra Italia e Spagna accederà alla finalissima di Euro 2020. Gli azzurri avevano trovato nella ripresa il gol del vantaggio grazie a Federico Chiesa, poi la Spagna ha cercato di riversarsi in avanti ed è andata vicinissima al pari prima con Oyarzabal e poi con Busquets. All’82’ però la difesa si è fatta prendere d’infilata e Morata, dopo un rapido scambio, a tu per tu con Donnarumma non ha sbagliato. Un’occasione persa dall’Italia che sull’1-0 ha sprecato due ghiotte occasioni con Berardi, che Mancini aveva inserito al posto di Immobile privando forse troppo presto l’Italia del centravanti. E ora si continua a giocare.

I VOTI DELL’ITALIA

DONNARUMMA 7,5 – Un grande intervento nel primo tempo sul Dani Olmo, qualche affanno in fase di gestione del pallone ma comunque la solita sicurezza. Incolpevole sul gol subito, decisivo sul rigore parato a Morata.
DI LORENZO 7 – Sale decisamente di tono dopo la partita contro i belgi, eccezionale su un paio di anticipi.
BONUCCI 6 – Prova ad offrire il consueto contributo in fase di impostazione, in difesa però traballa sugli scambi stretti degli spagnoli.
CHIELLINI 5,5 – Sul gol di Morata la squadra si fa imbucare centralmente, soprattutto dal punto di vista d’impostazione poi sbaglia davvero tanti palloni.
EMERSON PALMIERI 6,5 – Colpisce anche una traversa a fine primo tempo, gioca una partita generosa anche se nel finale gli mancano le energie. (dal 74′ TOLOI 6 – Entra in un momento delicato, peccato per il gol di Morata.)
BARELLA 6 – Parte con una gran giocata e un palo colpito in fuorigioco, poi però commette tanti errori di misura, col centrocampo che resta in apnea. (dal 86′ LOCATELLI 5,5 – Prova a regalare un contributo ai supplementari, sfortunato sul rigore fallito.)
JORGINHO 6,5 – Lui prova a ragionare di più e non è facile con i raffinati palleggiatori avversari, cerca sempre di mantenere la barra dritta anche se i buchi a centrocampo non mancano. Mette la firma sul rigore decisivo, l’Europeo potrebbe addirittura consegnargli il Pallone d’Oro.
VERRATTI 5,5 – Non la sua migliore performance, la Spagna gli lascia pochissimo tempo per ragionare e si aprono diverse falle dalla sua parte. (dal 74′ PESSINA 6 – Cerca subito l’inserimento alla sua maniera, Berardi non lo vede su quello che poteva essere un assist decisivo).
CHIESA 7 – Ancora un gol d’autore, davvero un Europeo straordinario il suo, la Spagna lo teme conoscendo le sue giocate da solista. (dal 86′ BELOTTI 6 – Sbaglia molto nei supplementari, entra con generosità e segna un rigore importantissimo.)
IMMOBILE 6 – Fa a sportellate nel primo tempo, la sua generosità compensa la scarsa incisività, ma soprattutto è decisivo nell’occasione del gol di Chiesa, difendendo un pallone d’oro. (dal 62′ BERARDI 5 – Sanguinose le due palle gol sprecate prima dell’ingresso in campo di Morata, certi errori si pagano amaramente a questi livelli).
INSIGNE 6 – Anche lui finisce imbottigliato nella ragnatela spagnola, ma riesce comunque a giocare con la giusta qualità e soprattutto a innescare l’azione del vantaggio.
CT ROBERTO MANCINI 6 – Affrettato il cambio Immobile-Berardi, sembra accorgersi troppo tardi del buco a centrocampo, abbastanza evidente. Ma il risultato di questo gruppo è soprattuto merito suo.

I VOTI DELLA SPAGNA

UNAI SIMON 5,5 – Non regala grande sicurezza soprattutto per gli errori commessi con i piedi, si vede che non ha recuperato sicurezza dopo l’errore contro la Croazia. Ne para uno a Locatelli, ma non basta.
AZPILICUETA 6 – La sua spinta è una garanzia anche se a volte pecca di precisione.
ERIC GARCIA 6,5 – Qualche difficoltà nel posizionamento, ma resta comunque un giocatore dalla rapidità straordinaria. (dal 110′ PAU TORRES 6 – Entra quando le squadre non ne hanno più).
LAPORTE 7 – Una vera sentenza, eccellente dal punto di vista del gioco aereo ma anche dell’anticipo.
JORDI ALBA 6,5 – Riesce sempre a fare il suo, fornendo un buon contributo in fase di spinta.
KOKE 6 – Prova di grande attenzione dal punto di vista degli appoggi, è mancata quell’idea in più quando la squadra è protesa offensivamente. (dal 69′ RODRI 6,5 – Si sente il suo ingresso in campo, riesce a lavorare con intelligenza palloni difficili).
BUSQUETS 6,5 – Rude come sempre ma allo stesso tempo efficace, è sempre l’uomo più esperto della squadra. (dal 106′ THIAGO ALCANTARA 6 – Prova a insidiare la difesa azzurra sui calci piazzati, forse poteva tornare utile anche prima).
PEDRI 7 – Un vero diamante, il classe 2002 gioca col piglio del veterano e riesce a mettere in crisi coi suoi ritmi da milonguero il centrocampo italiano.
OYARZABAL 5 – Spreca due grandi chance nel primo tempo, con un aggancio mancato e con un tiro alle stelle. Fa ancora peggio nella ripresa divorandosi il pareggio praticamente fatto, di testa a tu per tu con Donnarumma. (dal 69′ GERARD MORENO 6,5 – Il suo ingresso in campo si sente sul piano dell’incisività offensiva).
DANI OLMO 7 – Gioca una grande partita ma non riesce a creare la giocata decisiva, ai supplementari sembra addirittura straripante. Poi però calcia alle stelle un rigore importante).
FERRAN TORRES 5,5 – Il suo è un lavoro delicato ma pecca in incisività offensiva, non producendo gli inserimenti richiesti da Luis Enrique. (dal 63′ MORATA 6,5 – Suo il gol che tiene a galla la Spagna. Ma dal dischetto commette l’errore decisivo.).
CT LUIS ENRIQUE 7 – E’ bravo a tenere viva la sua squadra con i cambi, la partita a scacchi con Mancini continua fino ai rigori, quando stavolta non può esultare come contro la Svizzera.

LE PAGELLE DI ITALIA SPAGNA NEL PRIMO TEMPO

Nel primo tempo di Italia Spagna si è fatta registrare una lieve predominanza iberica nel ritmo e nel possesso palla, pratica nella quale gli iberici d’altronde sono maestri. L’Italia ha atteso gli uomini di Luis Enrique trovando anche occasioni per il contropiede, con Barella che non è riuscito ad appoggiare dal limite a porta vuota ed Emerson Palmieri che ha peccato di egoismo dopo una lunga cavalcata, non servendo né Chiesa né Immobile. Ma gli azzurri hanno anche rischiato con Donnarumma protagonista di una strepitosa parata su Dani Olmo, che dall’interno dell’area di rigore ha trovato la super risposta del portiere italiano. L’Italia perde però molti palloni e rischia non riuscendo a trovare la profondità, si va negli spogliatoi sullo 0-0 e con gli uomini di Mancini che dovranno cercare altre soluzioni per diventare pericolosi nel secondo tempo.

LE PAGELLE DI ITALIA SPAGNA: I VOTI DEL PRIMO TEMPO

VOTO ITALIA 6 – Il palleggio spagnolo mette in difficoltà gli azzurri che tengono botta anche grazie a Donnarumma ma, nonostante gli spazi almeno a tratti ci siano, non riescono a pungere e a trovare la profondità come vorrebbero.
MIGLIORE ITALIA: DONNARUMMA 7 – Ancora una parata da campione in un Europeo fin qui da incorniciare per noi, nega praticamente un gol fatto a Dani Olmo. Per il resto sempre attento, qualche piccola incertezza solo sui palloni giocati coi piedi.
PEGGIORE ITALIA: VERRATTI 5,5 – Il centrocampo spagnolo domina e lui sembra quello più in affanno, in difficoltà nel dettare i tempi di gioco ma anche nello spezzare le trame avversarie.

VOTO SPAGNA 6,5 – Sul piano del possesso e dell’iniziativa grande approccio, Luis Enrique si diverte a far correre a vuoto gli azzurri e li schiaccia senza farli impostare. Manca però la giusta incisività in attacco.
MIGLIORE SPAGNA: PEDRI 7 – Classe 2002, ma chi lo direbbe: personalità da veterano per questo diciottenne che gioca al gatto col topo con il centrocampo azzurro, tenendo alti i ritmi del palleggio spagnolo.
PEGGIORE SPAGNA: OYARZABAL 5,5 – Se la Spagna perde la connessione ai 16 metri è anche colpa sua, spara malamente un paio di palloni interessanti, non trova i tempi di inserimento giusti nella serrata difesa italiana.