LE PAGELLE REAL MADRID MANCHESTER CITY, TOP E FLOP: PARTITA DELLA STAGIONE

Appena l’urna di Nyon ha messo di fronte Real Madrid e Manchester City, il mondo del calcio ha esultato all’unisono. Certo, i rispettivi tifosi speravano qualcosa di più tranquillo per essere un quarto di finale, ma tutti coloro che vedono dall’esterno sapevano che non si poteva chiedere di meglio al calcio europeo. E se qualcuno aveva dubbi, magari di una gara estremamente tattica e noiosa, il campo del Bernabeu ha tolto qualsiasi punto di domanda.



Tre gol in 14 minuti, rimonta e controrimonta, reti di pregevole fattura e giocate sensazionali a ritmi da PlayStation. Ieri si è giocata con ogni probabilità la più bella partita della stagione considerando anche il palcoscenico e la posta in palio. Difficile pensare che possano anche solo replicare un match simile al ritorno, figurarsi a migliorare, ma in ogni caso per almeno altri 90′ avremo la fortuna di vedere ancora questi fenomeni all’opera. Voto 9.



REAL MADRID MANCHESTER CITY, TOP E FLOP: PAGELLE DEI DUE ALLENATORI

Carlo Ancelotti contro Pep Guardiola, due degli allenatori più vincenti, amati e iconici di sempre. Ieri hanno messo in campo le loro idee, senza snaturarsi troppo, ma dimostrando di essere tra i migliori tecnici in circolazione. Sì, perché in campo ci vanno i giocatori ma ieri Ancelotti e Guardiola hanno meritato entrambi di essere tra i top del match.

Che il Manchester City soffra Vinicius è risaputo, ma d’altronde chi non andrebbe in difficoltà col brasiliano. Eppure Ancelotti l’ha preparata diversamente dato che ha mandato in tilt la difesa del City usando Vinicius come esca e Rodrygo come vero e proprio terminale, una coppia a tratti illegale. Dall’altra parte c’era Guardiola orfano di De Bruyne, fuoriclasse reduce da un inizio di 2024 straordinario dopo l’infortunio. Nessun problema per Pep che conferma Kovacic, abbassandolo insieme a Rodri non rinunciando a Silva, Foden e Grealish sulla trequarti, trovando così l’equilibrio perfetto. E se in difesa qualche errore di approccio c’è stato, la squadra di Guardiola è ormai da considerarsi esperta e ha saputo rispondere a tono con un micidiale uno-due tra il 66esimo e il 71esimo. Voto 7.



LE PAGELLE REAL MADRID MANCHESTER CITY, TOP E FLOP: MAGIE DA CINETECA

Real Madrid Manchester City è stata una lezione di calcio non solo per i ritmi altissimi e la tecnica messa in scena, ma anche per dei gol clamorosamente belli nel vero senso della parola. Se l’1-0 di Bernardo Silva dopo due minuti è più un’intuizione del portoghese mista a grandi colpe di Lunin e l’1-1 è figlio di una deviazione di Dias su tiro di Camavinga che mette fuori causa Ortega, già dal terzo gol si inizia ad alzare il livello. Certamente la rete di Rodrygo non è considerabile un “eurogol”, però fa sottolineata la velocità con cui Rodrygo si fa metà campo prima di ribaltare il vantaggio iniziale.

Se questo non vi convince, nella ripresa è stato un vero e proprio show, simile a quello visto in Monza-Napoli dove in poco più di una dozzina di minuti si sono viste reti incredibili. Qua inizia tutto al 66′ con il solito Foden che spacca la porta e pareggia i conti. Dopodiché è il turno di Gvardiol che di ruolo fa il difensore e il suo piede preferito è il mancino. Eppure al 71′ fa partire una sassata di destro da fuori area da mani nei capelli per lo stupore. Finisce qui? Macché, c’è ancora spazio per il cross dalla sinistra di Vinicius e una conclusione al volo strepitosa di Valverde che ricorda un po’ il gol di Pavard in Argentina-Francia, ma con meno effetto e molta più potenza. Voto 9.

REAL MADRID MANCHESTER CITY, TOP E FLOP: DELUDONO DUE STELLE

Da una parte 20 gol stagionali pur non essendo una punta, dall’altra la quota 30 già raggiunta. Real Madrid Manchester City è anche Bellingham contro Haaland, anche se per quanto visto ieri non si direbbe. I due ex Borussia Dortmund non sono mai riusciti ad entrare in partita, lasciando il campo del Bernabeu come i peggiori in campo. Ovviamente non ci si può sempre aspettare di vederla tra i migliori, ma in quest’andata il loro supporto è stato nullo.

Bellingham è apparso molto nervoso sin dai primi minuti, rischiando un cartellino giallo che avrebbe pesato come poche cose al mondo. Infatti l’inglese è diffidato in Champions League e un’ammonizione avrebbe fatto saltare a Bellingham la sfida dell’Etihad. Haaland invece è apparso mentalmente in partita, ma il suo più grande incubo è stato Rudiger. Il difensore tedesco, ex Roma tra le altre, ha annullato l’inglese che alla peggio è stato in grado di guadagnarsi un fallo. Il norvegese è stato il giocatore con meno tocchi tra i titolari con appena 20, di cui 9 passaggi e 3 sbagliati. Voto 5.