CLAMOROSO A TRE SETTIMANE DALLE EUROPEE: MARINE LE PEN (E SALVINI CONFERMA) STRAPPANO CON L’ADF
Era nell’aria ma ora è ufficiale: Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, annuncia lo strappo definitivo dall’alleato tedesco (fino ad oggi) Afd-Alternative für Deutschland. E nel giro di pochi minuti la Lega di Salvini, principale alleato della leader francese, conferma in pieno la sintonia con RN di fatto escludendo anch’esso l’appoggio al partito di destra estrema in Germania.
«Posso confermare che abbiamo deciso di interrompere i rapporti e che non siederemo più con loro durante il prossimo mandato», lo ha confermato all’agenzia LaPresse il presidente di RN, Jordan Bardella, mettendo fine al rincorrersi delle voci che vedevano uno “scisma” all’interno del gruppo Identità e Democrazia. A tre settimane dalle Elezioni Europee, il partito dei sovranisti identitari – in corsa per il terzo posto secondo gli ultimi sondaggi, dietro a PPE, PSE e ECR – annuncia lo storico strappo con l’alleato più controverso presente nel panorama della destra europea: fra i principali motivi della rottura così improvvisa vi sarebbero le fresche dichiarazioni rese dal candidato “principe” dell’Afd alle Europee, Maximilian Krah, al quotidiano “La Repubblica”.
COSA HA DETTO KRAH SUL NAZISMO E LA DECISIONE DELLO STRAPPO DEFINITIVO NEL GRUPPO ID
Il capolista di Afd-ID in Germania, già indagato per fondi cinesi e russi durante questa campagna elettorale, ha dichiarato che mai direbbe che «chiunque indossi l’uniforme delle SS sia automaticamente un criminale». La colpa, secondo il politico tedesco, va valutata caso per caso, «alla fine della guerra le SS erano quasi un milione». Anche Günter Grass, conclude Krah, faceva parte delle Waffen-SS: di sicuro, «tra le 900mila SS c’erano anche molti contadini, c’era sicuramente un’alta percentuale di criminali, ma non solo».
Immediata è stata la presa di distanza di Rassemblement National per opera del direttore della campagna elettorale Alexandre Loubet alla “France Presse”: «preso la decisione di non sedere più con i tedeschi di Alternative für Deutschland all’Eurocamera». A quel punto lo stesso Bardella, principale big del partito assieme a Marine Le Pen, ha reso definitivo lo strappo. Ulteriore conferma del “divorzio” in seno ad ID a tre settimane dal voto arriva anche la dichiarazione della Lega presso il Parlamento Europeo: «Come sempre, Matteo Salvini e Marine Le Pen sono perfettamente allineati e concordi», spiegano dal Carroccio a LaPresse.
I POSSIBILI SCENARI CON LE PEN E SALVINI “VERSO” UN POSSIBILE DIALOGO CON IL CENTRO-DESTRA IN UE
Lo strappo dopo l’intervista di Krah è importante ma i dissidi interni tra Afd e il gruppo di Identità e Democrazia durano da mesi, come più volte evidenziato anche dalla stessa Marine Le Pen già prima dell’inizio della campagna elettorale. Il percorso verso un Centrodestra europeo che possa dialogare con la parte meno “ideologica” sui temi green nel PPE non è mai piaciuto al partito dell’ultra destra tedesco. Le recenti indagini sui presunti fondi ricevuti dall’estero e l’arresto dell’assistente di Krah non hanno fatto che aumentare il livello del dibattito interno.
Parallelamente, sia nel PPE che nel gruppo dei Conservatori (ECR) di Giorgia Meloni, si è spesso sottolineato come il dialogo con l’intero Centrodestra può aver luogo se viene esclusa l’ala più “estremista”, che si riconosce per l’appunto in Afd. La recente ospitata di Marine Le Pen al congresso di Vox, il partito spagnolo che aderisce a ECR, le parole di Salvini sulla necessità di un Centrodestra nuovo che possa cambiare e salvare l’Europa, e infine l’apertura della leader francese alla Premier Giorgia Meloni («abbiamo molti punti in comune, come con Salvini») hanno come preparato la strada per lo strappo comunicato oggi.
A domanda diretta di LaPresse a Bardella sulla situazione ora in ID a poche settimane dal voto, la risposta del Presidente di RN è piuttosto indicativa: «Aspettiamo i risultati delle elezioni e le scelte di ogni parte per capire cosa faremo nel prossimo mandato. Ma, come si è potuto vedere al vertice in Spagna dello scorso fine settimana, dove ci siamo incontrati con Meloni e gli altri leader conservatori, le relazioni tra di noi sono buone». Il dialogo con i Conservatori e, probabilmente, anche con il PPE, senza la presenza di Afd è alquanto più favorito: resta da capire che fine ora potrà fare il gruppo ID, se si scinderà in due parti o se rimarrà intatto con l’uscita di scena della lista tedesca.