Sono tante le voci che hanno raccontato, cantato e descritto l’unicità di Milano, città da sempre multiculturale, capitale del lavoro, dell’inventiva, ma anche delle periferie e degli ultimi. Quest’anno, per una affascinante coincidenza, il capoluogo lombardo ricorda tre anniversari: la scomparsa di Enzo Jannacci dieci anni fa, quella del suo amico Giorgio Gaber venti anni fa e il centenario della nascita di Giovanni Testori. Voci diverse, ma che a una attenta analisi mostrano di avere tantissimi punti in comune: l’amore e l’attenzione per i più disagiati, i dimenticati, i sofferenti, quelli che gli ingranaggi spesso stritolanti della società moderna ha messo ai margini del vivere comune. Nel loro immaginario creativo, questi tre personaggi hanno saputo raccontare il quotidiano delle grandi periferie milanesi, da Baggio, Ortica, Idroscalo, Rogoredo, Giambellino, Ponte della Ghisolfa, Bovisa, Affori e Roserio.
E da questo punto prende l’idea una importante iniziativa intitolata “Le voci delle periferie nel segno di Jannacci, Gaber e Testori”, un percorso fra immagini e video curati da Marco Garofalo (uno dei maggiori fotoreporter italiani) che sarà presentato alla Fabbrica del Vapore di Milano sabato 30 settembre alle ore 18:00 che resterà aperta fino al 15 ottobre.
Si tratta di una mostra, di session collettive di beatmaking, talk, incontri e performance musicali a cura di ragazzi, rapper e trapper delle periferie milanesi, il cui compito è scoprire le sintonie con le tre voci a cui è dedicato l’evento. Il tutto confluirà nella realizzazione, curata da Jaybee Vibes, di un EP che raccoglierà alcune tracce prodotte campionando frammenti ricavati da canzoni, interviste, letture di Jannacci, Gaber, Testori e nella live session collettiva di beatmakingcurata da MAS dove i producer creeranno davanti al pubblico tracce partendo dalla campionatura di frasi e musiche dei tre autori. Saranno interlocutori personalità della società civile milanese come Riccardo Bonacina (Vita Impresa sociale), Giuseppe Frangi (presidente Associazione Testori), il fotografo Marco Garofalo, Paolo Dal Bon (Fondazione Gaber, Paolo Jannacci, Massimo Bernardini (giornalista e conduttore Rai), Giorgio Vittadini (presidente Fondazione per la Sussidiarietà).
«La modalità con cui Jannacci, Testori e Gaber si sono esposti su questo mondo reale delle periferie passa per un “sentire la vita” che vuol dire tenersi fedeli a una visione in cui periferia fisica e periferia esistenziale sono sempre affratellate – afferma Marco Garofalo -. Da qui i nessi, alcuni dei molti possibili, che in questa mostra, e nel programma di eventi e performance che la arricchisce, indaghiamo. Il linguaggio, come nascono le parole della periferia; il desiderio, espresso o sotto traccia che caratterizza i testi dei rapper; i legami, uno degli asset che rendono le periferie interessanti.
L’inaugurazione dalle 18 alla Fabbrica del Vapore a Milano in via Procaccini 4. Ingresso libero, prenotazione consigliata (clicca qui).
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