Lea, film Rai dedicato a Lea Garofalo
In tribunale a Milano, Denise accusa direttamente il padre e l’ex ragazzo dell’uccisione della madre. La caparbietà mostrata dalla giovane colpisce Carmine che decide di collaborare indicando il luogo in cui è possibile ritrovare i resti della povera Lea. Emergono i raccapriccianti dettagli del delitto con il corpo martoriato, fatto a pezzi e bruciato. A questo punto Carlo confessa invocando il perdono della figlia che abbandona l’aula. Il processo prosegue e Carmine racconta come Floriano sia stato ucciso per aver rifiutato di uccidere la sorella, infrangendo le regole della ‘ndrangheta. Gli esecutori dell’omicidio Garofalo vengono condannati all’ergastolo. Infine, Denise assieme all’associazione “Libera” organizza un funerale in onore della madre scomparsa (agg. di F.D. Zaza).
Denise prova a ricominciare una nuova vita
Carlo prova a raccontare alla figlia che Lea è scomparsa e lui non l’ha mai incontrata: “probabilmente è scappata in Australia e mi ha lasciato con la bambina” – racconta agli inquirenti. Denise invece riferisce agli agenti che è sicura che sia stato il padre a uccidere la madre ma senza prove a sufficienza non è possibile arrestarlo. Così la ragazza torna sotto la potestà del padre. Per i suoi 18 anni ritorna in Calabria e incontra un ragazzo che la corteggia, Carmine. I due iniziano a frequentarsi, sempre seguiti da Carlo, il quale riesce a ricucire con la figlia, offrendosi di finanziare la nuova attività che la giovane vuole aprirsi assieme al nuovo fidanzato in Calabria. Il progetto però dura poco: Carmine e Carlo vengono arrestati per l’omicidio di Lea Garofalo tra la disperazione di Denise. Qualche mese dopo, sostenuta dall’associazione “Libera” di don Ciotti, la giovane testimonia in aula contro il padre e l’ex fidanzato (agg. di F.D. Zaza).
L’uccisione di Lea
Dramma nel dramma per Lea: il fratello Floriano viene ucciso e la protezione testimoni le viene tolta. Madre e figlia decidono di tornare quindi nel loro paese d’origine, in provincia di Crotone. L’ex compagno Carlo va dunque a trovare Lea, Denise e nonna Santina direttamente a casa e dopo averle detto di non centrare nulla con l’omicidio del suo ex amico si offre di dare una nuova sistemazione all’ex compagna e figlia a Milano. Mal volentieri, Lea accetta ma è una pessima idea. Aggressioni e intimidazioni continuano così ancora una volta madre e figlia tornano in Calabria. Un incubo senza fine. L’unica raggio positivo sembra arrivare proprio dal rapporto tra le due che nelle difficoltà si fortifica. Giunti nel 2009, la Garofalo conosce don Ciotti, il quale prova a darle una mano. Nel frattempo, Denise è ormai prossima alla maturità e Lea pensa di iscriverla all’università ma l’unico che può sostenerla in tal senso è l’ex Carlo. Così le due tornano a Milano: pessima idea. Denise viene portata a visitare la sua vecchia casa e Lea rimasta sola per le vie della città viene uccisa da Carlo (agg. di F.D. Zaza).
Il programma testimoni
La donna calabrese si trasferisce nella nuova città provando a iniziare una nuova vita con la figlia Denise ma gli ostacoli sono dietro l’angolo. Carlo manda una persona a intimidirla ma lei non arretra. E così arrivano le minacce: prima le bruciano l’automobile, poi le mandano una serie di lettere in cui provano a intimidirla. Lea si reca in Calabria cercando una sponda in Floriano ma il fratello la invita a prendersi cura in prima persona dei loschi affari di Carlo a Milano. La sorella rifiuta e preoccupata per il futuro della figlia decide di confessare tutto quello che sa riguardo gli affari di Floriano e Carlo alla polizia. Dopo aver cambiato identità, Lea e Denise entrano nel programma testimoni trasferendosi a Fabriano, nelle Marche. Carlo, però, è anzitempo scarcerato e si mette subito sulle loro tracce (agg. di F.D. Zaza).
Carlo in galera, Lea si trasferisce a Bergamo
Lea, trasferita a Milano con il compagno Carlo, non si trova a suo agio e il rapporto con il coniuge inizia a traballare. Tornata in Calabria cerca conforto nel fratello Floriano ma lui rifiuta categoricamente ogni tipo di rottura con “il suo uomo”. Di nuovo a Milano, Lea non ritrova una situazione pacifica ma anzi, Carlo sembra avere diversi attriti con uno dei suoi soci. La donna si sente coinvolta e si scontra a brutto muso proprio con il socio-rivale del compagno. L’unica persona amica di Lea sembra essere “La Lina”, una signora milanese vicina di casa che come lei mal sopporta i mafiosi del quartiere. Intanto, Carlo e alcuni suoi scagnozzi vengono arrestati, ma non per il presunto omicidio di quel rivale quanto per spaccio. Madre e figlia iniziano una nuova vita o almeno ci provano. Andata a visitarlo con Denise in carcere, Lea prova a lasciare il compagno che la attacca fisicamente. Così la decisione è presa: si va a Bergamo (agg. di F.D. Zaza).
Gli inizi in Calabria e il trasferimento a Milano
E’ iniziato Lea, il film in prima visione Rai diretto da Marco Tullio Giordana. La prima scena riporta i telespettatori in Calabria, sugli altipiani della Sila, laddove c’è un battesimo di mafia. Tuttavia, in quei giorni tiene banco l’uccisione proprio del padre del nuovo giovane affiliato. Durante una processione il ragazzo, presumibilmente Floriano, uccide il sospettato dell’omicidio del genitore. Sua sorella è Lea, giovane estroversa decisamente spigliata che s’innamora di Carlo, il suo guardaspalle. Floriano inizialmente non sembra prendere bene la relazione ma poi evidentemente acconsente. Si passa direttamente alla nascita della loro figlia, la prima, Denise. La coppia decide quindi di seguire Floriano, già emigrato a Milano (agg. di F.D. Zaza).
Lea Garofalo, donna dalla difficile storia
Su Rai Uno sta per iniziare Lea, film ispirato alla storia vera di Lea Garofalo, donna originaria della provincia di Crotone dalla difficile storia. Sono tante le famiglie coinvolte nei loschi affari della ‘ndrangheta e il fratello di Lea, Floriano, è capocosca della zona, mentre il fidanzato Carlo gestisce lo spaccio a Milano. Lea resta incinta molto giovane e per la figlia vuole un futuro diverso dal suo: desidera che Denise sia libera e non abbia paura, con la possibilità di studiare e affermarsi. Per questo motivo decide di lasciare il marito, confessando tutto ciò che sa alla polizia e il suo destino sarà segnato in maniera indelebile. La figlia non crederà alla versione del padre, il quale le dirà che la madre l’ha abbandonata per farsi un’altra vita. Anche per Denise ci sarà una scelta coraggiosa alle porte. Tra pochissimi minuti inizia una delle più attese prime visioni di questa stagione in Rai (agg. di F.D. Zaza).
Lea, una prima visione Rai 1
Lea è “l’ultima opera di Marco Tullio Giordana che è opera civile agile e intensa in grado di raccontare la tragica storia di Lea Garofalo e sua figlia Denise in maniera essenziale. Presentato fuori concorso al Roma Fiction Fest”. Così leggiamo su Movieplayer che da tuttosommato un giudizio positivo all’opera in questione. Scritto in maniera asciutta e con un ritmo interessante il film riesce ad arrivare al cuore del pubblico, pungendolo e regalando anche qualche spunto di riflessione di non poco conto. Sono numerosi i momenti in cui ci si commuove, fin troppi quelli in cui si piange ma lo si fa non per pena ma per la grande emozione che l’enfasi del racconto regala e che provoca di certo una grande empatia. Lea lo vedremo stasera su Rai 1. Clicca qui per la diretta streaming su RaiPlay.
Lea, il film in onda su Rai 1
Una storia come tante, verosimile in questa Italia nella quale le organizzazioni criminali sono cancro sociale e famigliare. ‘Lea’ è una storia vera, Denise è esistita davvero, una storia amara e triste come lo sono tutte quelle legate al crimine organizzato che non ha sentimenti se non il denaro, un film che non ha ricevuto premi, ma che anche in questa replica televisiva raccoglierà l’affetto del pubblico non solo di Rai 1. In ‘Lea’ protagonista assoluta della pellicola è l’attrice Vanessa Scalera che vedremo presto sul grande schermo assieme a Miriam Leone, Luca Marinelli, Claudia Gerini e Valerio Mastandrea in ‘Diabolik’, film sul quale Cinecittà e tutto l’entourage del cinema italiano punta molto, ma la Scalera va ricordata anche per ‘Mia madre’ con la regia di Nanni Moretti o ‘Bella addormentata’ di Bellocchio. C’è la commozione a fare da cornice a un film che ha un ritmo compassato ma che si guarda con emozione dall’inizio alla fine grazie a degli spunti che non si possono non considerare attuali.
Lea, il film di Rai 1 diretto da Marco Tullio Giordana
Lea va in onda su Rai 1 oggi, 23 novembre 2021, a partire dalle ore 21,30. La pellicola è stata prodotta grazie alla sceneggiatura di Monica Zapelli, vincitrice del David di Donatello grazie al film ‘I cento passi’. Monica Zapelli è un’autrice per il cinema che guarda direttamente la cronaca, da ricordare per altri momenti intensi di ottimi lavori per la celluloide come ‘I demoni di San Pietroburgo’, ‘Aspromonte – La terra degli ultimi’ o ‘Rosso come il cielo’, lavorando sempre al fianco di Marco Tullio Giordana regista di ‘Lea’, film voluto e uscito solamente per il piccolo schermo. Giordana è regista anche de ‘I cento passi’, una coppia che nel cinema ha dato tanto, ma che ricordiamo anche per ‘Appuntamento a Liverpool’ con Isabella Ferrari, ‘Quando sei nato non puoi più nasconderti’, con Alessio Boni, ‘Nome di donna’ nel 2018 con Cristiana Capotondi.
Lea, la trama del film: una donna che ama pericolosamente
Lea Garofalo s’innamora di Carlo Cosco, il quale, assieme al fratello della donna, Floriano, appartiene ad una cosca criminale. Il film parla quindi della vita di una donna che ama pericolosamente, perché Lea avrà una figlia da Carlo e nella loro casa spesso si riuniscono i membri della cosca per decidere rapine, crimini, attentati. Siamo in provincia di Crotone e Lea, dopo la nascita della figlia Denise, confessa al fratello di voler lasciare Carlo, di non poter più vivere in quel contesto famigliare di violenza e odio, ma Floriano le impone di non farlo per evitare chiacchiere di paese e ostruzionismo nei confronti della cosca. Tutto avviene però come è naturale che sia: Carlo viene arrestato, Lea decide di vivere altrove, lontano da tutto, prende con sé la figlia Denise e se ne va nella provincia bergamasca. Ma il passato non le concede respiro e dopo alcuni anni un compare di Carlo la avvicina dicendo che il padre vuole rivedere Denise, ora felice e serena, motivo per il quale Lea rifiuta di concedere a Carlo questo incontro. Anche il fratello istiga Lea per concedere di lasciare che Carlo veda Denise, ma la donna si reca alla stazione dei Carabinieri e denuncia il fatto entrando nel programma di protezione testimoni, e la sua vita non sarà più la stessa.