In Occidente i leader sembrano aver preso una deriva sempre più bellicista, un netto cambio di rotta che sta coinvolgendo sempre più governi, favorevoli all’uso delle armi e anche ad un possibile invio di truppe in Ucraina, pur di scongiurare una vittoria di Putin. Il giornalista Domenico Quirico, ha analizzato sulla pagine de La Stampa questo scenario attuale, affermando anche che la data del 27 maggio potrà essere ricordata come quella della “svolta“, che potrebbe essere associata all’inizio di un conflitto globale.



Perchè la decisione di eliminare i paletti per l’uso di armi in Russia da parte dell’esercito di Kiev è un passo verso il successivo che sarà quello dell’invio di militari Nato. Dall’inizio della guerra, i diplomatici che sostenevano con forza la soluzione del dialogo e del negoziato per stabilire una pace, sono ormai “Confinati in angolo“. Come sottolinea Quirico: “Chi giurava “mai soldati in Ucraina” si dovrà presto ricredere“. E le parole chiave che lo dimostrano sono “istruttori, consiglieri, berretti verdi“. Un inizio che è molto simile a quanto accadde in Vietnam.



Ucraina come il Vietnam, Quirico: “Occidente la userà come terreno per mostrare la propria forza”

Domenico Quirico, sull’analisi di approfondimento pubblicata sul quotidiano La Stampa, ha paragonato l’Ucraina al Vietnam. Questo perchè, l’inizio del conflitto che ha coinvolto all’epoca gli Stati Uniti negli anni sessanta, è partito proprio dall’invio dei cosiddetti istruttori e osservatori. Ma ben presto si è poi trasformato in un terreno dove mostrare la credibilità della propria forza. Come potrebbe accadere con la Nato in Ucraina, partendo proprio dall’appoggio sempre più ampio sull’invio di armi, da usare anche in territorio russo e sul sostegno militare. Con il tempo infatti l’idea che l’Ucraina potesse vincere anche senza l’aiuto concreto dell’occidente si è cristallizzata. Ora però anche questa guerra è diventata una occasione per poter ribadire il proprio potere.



Le richieste di Zelensky per gli aiuti militari, sono diventate sempre più incessanti e concrete, passate dal sostegno economico e forniture per l’esercito a aerei F16 e piloti istruiti alla necessità di aumentare le forze con truppe più esperte. Tutto ciò però porterà inevitabilmente ad una sconfitta con l’illusione della vittoria, come sottolinea Quirico: “La bugia è diventata realtà, i governi occidentali vi sono intrappolati. La loro politica è fallita ma non possono ammetterlo. Perché sarebbe la loro fine politica. Forse potremmo battezzarla la estensione, su un altro scacchiere, della sindrome di Nethanyau“.