I LEADER POLITICI AL MEETING DI RIMINI
Era già avvenuto lo scorso anno, ma per l’edizione del 2021 il Meeting di Rimini sfodera in un unico incontro praticamente tutti i principali leader dei partiti politici: “Il ruolo dei partiti nella democrazia oggi. Incontro con i protagonisti della politica italiana”, questo il titolo dell’incontro previsto per le ore 12 presso l’Auditorium Intesa Sanpaolo D1 della Fiera Nuova a Rimini, con la consueta possibilità di seguire l’intero evento in diretta video streaming sul canale YouTube del Meeting per l’amicizia tra i popoli, su CorriereTv, Repubblica.it, SkyTg24 e Quotidiano Nazionale.
In collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, il Meeting ospita tutti i protagonisti della politica ad un anno esatto dal discorso di Mario Draghi proprio a Rimini che diede il “là” programmatico alla nascita di un Governo poi realizzatosi solo qualche mese dopo. Moderati dal direttore del QN Michele Brambilla e introdotti dal Presidente Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, intervengono nella conferenza delle ore 12: Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Enrico Letta (l’intervista esclusiva), Segretario Nazionale del Partito Democratico; Maurizio Lupi, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà; Giorgia Meloni, Presidente Nazionale di Fratelli d’Italia; Ettore Rosato, Presidente Nazionale di Italia Viva; Matteo Salvini (l’intervista esclusiva), Segretario Federale della Lega; Antonio Tajani (l’intervista esclusiva), Vicepresidente di Forza Italia. Se ci aggiungiamo l’intervento di ieri nell’incontro sulla sanità del Ministro Roberto Speranza, sono i soli Renzi e Berlusconi a rimanere “fuori” dalla presenza riminese mandando comunque i propri numeri 2 Rosato e Tajani.
I TEMI DELL’INCONTRO CON MATTEO SALVINI, ENRICO LETTA, GIUSEPPE CONTE E GIORGIA MELONI
L’incontro del Meeting con tutti i principali politici italiani assume un particolare significato nel momento in cui la politica è chiamata a un banco di prova decisivo: rilanciare il paese dopo la pandemia da Covid-19. Come ben spiegano gli organizzatori dell’incontro con i leader di partito, «quel che è avvenuto non solo negli ultimi anni, ma in tutta la Seconda Repubblica, mette in luce il bisogno di una nuova stagione di rifondazione della cultura politica, in cui venga superata la logica della contrapposizione sterile, della disintermediazione e della sudditanza ai meccanismi della comunicazione». Che cosa dunque significa oggi «mettere il pluralismo della democrazia a servizio del bene comune? Quale cambiamento spetta ai partiti? Come ricostituire un rapporto costruttivo tra partiti, istituzioni, società civile e corpi intermedi? In altre parole: quale contributo può dare la cultura sussidiaria al sistema-Paese?». In apertura del Meeting di Rimini edizione numero 42, il Presidente della Fondazione Sussidiarietà Vittadini spiegava proprio sul nostro quotidiano l’importanza del dialogo nella politica, a maggior ragione in un contesto così particolare e insolito come la coalizione di Governo a sostegno di Mario Draghi: «Oggi il governo Draghi sta lanciando importanti riforme per la rinascita del Paese, ma sembra che i partiti siano più concentrati ad azzuffarsi, su questo o quel tema. Invece devono tornare a cercare soluzioni concrete pensando ai problemi presenti e futuri, e a dialogare, e non solo tra di loro, ma con la gente comune, con i corpi intermedi e i giovani, che per costruirsi un futuro abbandonano l’Italia».