A Lecco un infermiere, nel corso del suo turno lavorativo, ha generato, inavvertitamente, il panico tra i colleghi e, forse, tra i pazienti ricoverati. La vicenda, raccontata dal sito NurseTimes, è avvenuta il 17 agosto presto l’ospedale locale e si è conclusa un intervento, tempestivo, delle forze dell’ordine, allertate del primario del reparto in preda, anch’egli, al panico. Dal conto loro gli agenti di polizia avevano pensato al peggiore degli scenari, ma la realtà che gli si è parata davanti una volta giunti all’ospedale di Lecco era ben diversa e, fortunatamente, molto meno grave di quanto si aspettassero. La conclusione, inoltre, avrebbe lasciato più di stucco il primario che l’infermiere coinvolto nella vicenda, ma che, comunque, verrà sottoposto a provvedimento disciplinare.



Lecco: la vicenda dell’infermiere senza mascherina in ospedale

Insomma, quella che poteva essere una giornata come tante per l’ospedale di Lecco si è trasformata, ben presto, in un momento di puro panico. Tutto è scattato, racconta il sito NurseTimes, quando il malcapitato, durante una sua dovuta e regolare pausa lavorativa, ha deciso di togliersi la mascherina, utilizzata ancora precauzionalmente da tutto il personale sanitario. Così, proprio mentre l’infermiere non portava il DPI, il primario l’avrebbe notato e, senza indagare, ha dato in escandescenza.



Insomma, la reazione del Primario di Lecco è stata guidata puramente dal panico del contesto pandemico, da poco superato dalle popolazioni mondiali, ma che all’interno degli ospedali ha ancora un peso non indifferente. Allertate le forze dell’ordine per riferire quello che lui riteneva essere un reato grave, queste ultime hanno fatto subito partire l’intervento, percependo una qualche minaccia per gli operatori sanitari che si erano trovati davanti a parenti o visitatori aggressivi. Sul posto, però, i poliziotti di Lecco hanno costato la realtà dei fatti, riportando la calma e spiegando al primario che non vi era alcun reato contestabile all’infermiere senza mascherina. Hanno, tuttavia, spiegato che il malcapitato poteva essere sottoposto a sanzione disciplinare, aiutando il primario ad agire per questa via.

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