Lech Walesa, ex presidente polacco ed icona della lotta contro il regime comunista degli Anni Ottanta, in un preoccupante videomessaggio ha annunciato il suo ricovero in ospedale. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, il contenuto del messaggio sarebbe tutt’altro che rassicurante ed anzi Walesa avrebbe addirittura paventato la possibilità di non riuscire a sopravvivere, annunciando il suo ingresso in ospedale e invitando tutti a pregare per lui. Nel video pubblicato su Facebook e della durata di circa 10 minuti, l’ex presidente polacco non darebbe alcuna data relativa alle sue dimissioni.



“Entrerò nell’ospedale. Quello che verrà dopo, solo il tempo lo dirà”, ha detto il 77enne premio Nobel per la pace, proseguendo: “Quindi, siccome non so quando ci incontreremo di nuovo o se ci incontreremo affatto, vorrei dire che ho fatto di tutto per servire bene la nazione”. Nessun altro dettaglio sulle sue condizioni di salute è stato fornito da Walesa nel corso della sua comunicazione video.



LECH WALESA RICOVERATO IN OSPEDALE: COME STA?

L’ex leader del movimento sindacale Solidarnosc, Lech Walesa, nel video pubblicato ieri sul social network Facebook ha concluso asserendo: “Fino alla prossima volta, se il destino mi permetterà di rimanere su questa terra ancora per un po’. Se no, pregate per me”. Parole che hanno sollevato una certa preoccupazione rispetto alle sue condizioni di salute. A fornire maggiori dettagli ci ha pensato il suo segretario, Marek Kaczmar, che come riferisce RaiNews ha fatto sapere che il ricovero di Walesa è dovuto ad una sostituzione programmata della batteria del suo pacemaker. “Ma ci sono complicazioni. Si è scoperto che una parte del filo nel cuore è probabilmente rotto”, ha proseguito. Inizialmente si era perfino ipotizzato una operazione d’urgenza nella serata di ieri ma alla fine ha spiegato che l’intervento avrà luogo questo lunedì: “Siamo ottimisti. Il capo è forte. E’ sopravvissuto a molti combattimenti, quindi speriamo che esca più forte da questo”, ha concluso il suo segretario.