“I Led Zeppelin vincono la battaglia legale sul copyright del classico Stairway to Heaven” titola con un certo orgoglio presunto l’Agenzia Ansa. In realtà non è così, perché l’ex gruppo  di Robert Plant e Jimmy Page, quest’ultimo il principale imputato perché il riff di chitarra accusato di plagio è opera sua, aveva già vinto il lunghissimo scontro legale lo scorso marzo. Un tribunale della California aveva infatti stabilito che il riff di apertura del pezzo non era stato rubato dalla canzone Taurus dei leggendari Spirit, il gruppo del chitarrista Randy California, non “una band di Los Angeles chiamata Spirit” come scrive ancora l’Ansa. Se non dal successo commerciale pari ai Led Zeppelin gli Spirit sono uno dei massimi gruppi rock della storia, ci piace precisare.



STAIRWAY TO HEAVEN NON E’ COPIATA

In realtà la notizia è che la Corte Suprema, l’organo giudiziario più importante d’America, si è semplicemente rifiutata di prendere in esame il caso. E con ragione, con le cose ben più importanti di cui ha da occuparsi che un riff di chitarra peraltro già deciso da un tribunale. La storia come detto è lunga: nel 2016 i Led Zepp avevano vinto in primo giudizio, poi una sentenza del 2018 aveva ribaltato il caso e infine nel 2019 era stata data ragione a Page e Plant, firmatari del brano. Tra l’altro il povero Randy Wolfe è morto ben prima che cominciasse la causa, portata avanti da familiari e avvocati senza scrupoli, in quanto Stairway to heaven è uno dei brani rock che guadagna più soldi all’anno: nel solo periodo, cinque anni, in cui è durato il dibattito legale si stima abbia fruttato 3,4 milioni di dollari. Ma quello di cui nessuno sembra rendersi conto è la motivazione di giudizio: lo schema di accordi usati per Stairway to heaven è talmente banale e comune e usato da migliaia di persone che il copyright non è applicabile. Dunque i leggendari Led Zeppelin non sono dei copioni, ma solo dei musicisti qualunque… Lo ha deciso un team di esperti, non lo diciamo noi.

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