E’ morto Lee Iacocca, una delle icone delle auto americane. Aveva 94 anni, ed è spirato nella sua casa di Los Angeles a seguito di alcune complicazioni legate al morbo di Parkinson, come ha fatto sapere la figlia. Di chiare origini italiane (il padre e la madre erano emigrati negli Stati Uniti da Benevento), decise di laurearsi in ingegneria per un semplice motivo «Non m’interessava un titolo di studio alla moda, io volevo i soldi», scrisse nella sua autobiografia a fine carriera. Il suo nome è legato alla storia delle automobili, ed in particolare a quella di Ford e Chrysler. Quest’ultima la salvò dal fallimento, riuscendo a convincere il congresso a farsi prestare ben 1.5 miliardi di dollari. Per risollevare le sorti della multinazionale di Detroit, che fra gli anni ’70 e ’80 continuava a perdere milioni di dollari a causa di auto non vendute, tagliò migliaia di posti di lavoro convincendo i sindacati, ma rinunciò anche a praticamente ogni suo compenso, abbassandosi lo stipendio ad un simbolico dollaro al mese, guadagnando solo con le stock options se l’azienda fosse tornata a guadagnare, e così è stato. Manager visionario, vulcanico e diretto, una volta disse: «La differenza tra me e gli altri manager è che se loro entrano in ufficio e un serpente attraversa la stanza, creano un comitato e bloccano il lavoro. Io invece schiaccio il serpente e continuo a lavorare». (aggiornamento di Davide Giancristofaro9
LEE IACOCCA E’ MORTO
E’ morto Lido Anthony Iacocca, una vera e propria leggenda nel mondo delle auto. Scomparso negli Stati Uniti all’età di 94 anni, Iacocca, come tradisce il suo cognome, è di chiare origini italiane, visto che i suoi genitori erano originari della Campania, precisamente di San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento. Emigrarono negli Stati Uniti da giovani in cerca di fortuna, ed ebbero appunto un figlio, Lido Iacocca conosciuto da tutti come Lee, nato ad Allentown, in Pennsylvania. Per decenni, come ricorda l’edizione online di Rai News, è stato l’uomo più potente di Detroit, la capitale delle auto degli Stati Uniti. Negli anni ’70 e ’80 fu presidente della Ford e amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della Chrysler. Iacocca è legato ad alcuni dei nomi più famosi delle automobili americane e mondiali, a cominciare dalla Ford Mustang, di cui molti considerano il padre.
LEE IACOCCA, MORTO IL PADRE DELLA MUSTANG
Negli anni ’80, invece, lanciò la K-car platform che permise di fatto alla Chrysler di salvarsi dalla bancarotta, grazie alla commercializzazione dei primi minivan e delle monovolume. Oltre alla lunga carriera nel mondo delle automobili, Iacocca dedicò gli ultimi anni della sua vita alla beneficenza, a cominciare dal contribuire al restauro della Statua della Libertà di New York, e alla riqualificazione di Ellis Island, l’isola di Manhattan dove attraccavano le navi su cui viaggiavano gli immigranti, come quella che aveva portato i suoi genitori negli States. «Lee ci ha dato una visione che è quella che ci guida ancora oggi, caratterizzata da duro lavoro, dedizione e grinta», la nota pubblicata in queste ore da parte della Fiat & Chrysler Automobiles, «Siamo impegnati ad assicurare che Chrysler, oggi Fca, sia una tale società, un esempio di impegno e rispetto, nota tanto per la sua eccellenza quanto per il suo contributo alla società, la sua eredità è la forza e l’indistruttibile fede nel futuro che vive negli uomini e nelle donne che si sforzano ogni giorno di essere all’altezza degli alti standard che lui aveva fissato».