Lutto nel mondo del jazz: si è spento all’età di 92 anni il celebre sassofonista Lee Konitz, morto dopo aver contratto il coronavirus. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il figlio Josh Konitz, che ha confermato la notizia ai principali tabloid americani. Nell’Olimpo del jazz internazionale, l’artista di Chicago è stato amato in tutto il mondo per le sue qualità naturali e per la grande capacità di improvvisare, doti che lo hanno portato a collaborare con colleghi del calibro di Miles David, Bill Evans, Charles Mingus, Dave Brubeck, Ornette Coleman e Michel Petrucciani. Un volto noto anche in Italia: basti pensare alle esibizioni al fianco di Ornella Vanoni e Enrico Rava, o alle più recenti collaborazioni con Stefano Bollani per l’album Suite for Paolo o con Riccardo Arrighini per The Soprano Sax Albums: Standard.



LEE KONITZ E’ MORTO, AVEVA CONTRATTO IL CORONAVIRUS

Nato nel 1927 a Chicago, Lee Konitz iniziò a studiare in tenera età il clarinetto, per poi passare al contralto. Artista dai toni freddi, Konitz ha vissuto una carriera palpitante su spinta della sua curiosità musicale, che lo ha portato a correre costantemente dei rischi artistici, il più delle volte con grande successo. Durante la sua lunga carriera, durata sette decadi, ha registrato per etichette come Atlantic, Prestige, Polydor e Verve. Numerosi i trofei e riconoscimenti ottenuti in carriera: nel 2009 ha vinto il NEA Jazz Master Award, mentre nel 2010 è stato nominato Sassofonista dell’anno  dal Downbeat Magazine Critics Poll. Nel 2013, invece, ha ottenuto il German Jazz Prize. Ricordiamo che nel 2007 è uscita la sua biografia scritta da Andy Hamilton. Un altro lutto nel mondo dell’arte dopo la morte dello scrittore Luis Sepulveda.



 

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