Non può che far discutere la proposta di legge della Lega sul Bonus Matrimonio ai giovani under 35 visto che – stando alla prima bozza presentata dal deputato del Carroccio Domenico Furgiuele – lo sgravio fiscale è riservato a chi deciderà di sposarsi in chiesa. Per tutti i fidanzati under 35 il Governo, con la proposta leghista, intende concedere una forte detrazione fiscale ai giovani sposi per provare a combattere il calo sempre più generalizzato dei matrimoni, aumentato dopo l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili a firma Cirinnà (Pd). Si parla di sgravi fino al 20% per la celebrazione del matrimonio ma solo se le coppe sceglieranno la funziona religiosa in chiesa: secondo la proposta di legge già presentata in Parlamento (in discussione nei prossimi giorni, ndr) i giovani sposi potranno usufruire «della detrazione del 20 per cento delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso» con spese fissate a cifra massima di 20 mila euro. Secondo le prime anticipazioni, la quota massima detraibile per coppia è pari a 4mila euro (il 20%) da dividere in 5 quote costanti in 5 anni. Le spese segnalate come ammissibili nella proposta di legge, per cui sarà possibile richiedere l’agevolazione fiscale, ci sono: «ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up e, in fine, il servizio del wedding reporter».



I REQUISITI DEL BONUS MATRIMONIO

Tutti coloro che possono usufruire del Bonus Matrimonio a firma Lega Salvini, sono «le giovani coppie under 35 anni che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2018 non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona». Le spese devono essere state sostenute nel territorio italiano per i matrimoni celebrati dal 1 gennaio 2019, con i beneficiari del Bonus che devo essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno 10 anni. Per ottenere il Bonus sarà necessario indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, perciò tutti i pagamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario o carta di credito: non ammessi assegni e contanti. Per quanto riguarda i documenti da conservare, la proposta della Lega prevede «la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione per quanto riguarda i pagamenti con carta di credito o di debito, la documentazione di addebito sul conto corrente e tutte le fatture di acquisto, riportanti la natura, la quantità e qualità dei beni e dei servizi acquistati». Nel documento di legge presentato lo scorso novembre dal Carroccio, vengono spiegate anche le ragioni della scelta di concedere lo sgravio al matrimonio religioso: «innanzitutto il matrimonio civile è di per sé una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso. Il bonus salva-matrimonio della Lega ha lo scopo di agevolare quelle giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso».

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