LA RIUNIONE DELLA LEGA CON SALVINI: “OK GOVERNO SENZA IL M5S”

La Lega si presenta al vertice del Centrodestra di Governo con una posizione piuttosto chiara in merito alla crisi di Governo: «mai più con il M5s», ma non si esclude un accordo con il resto della maggioranza (Pd, Renzi, Forza Italia, centristi) per far terminare la legislatura con Draghi e votare poi nei primi mesi del 2023. Dopo l’assemblea con i parlamentari di ieri sera, dove Salvini ha sottolineato la sua disponibilità ad ascoltare tutte le voci anche più distanti del Carroccio, stamane con il n.2 della Lega Giancarlo Giorgetti ha incontrato Ministri, sottosegretari e viceministri. «Si conferma grande compattezza: il partito è indisponibile a proseguire il lavoro con gli inaffidabili 5Stelle e senza chiarezza», si legge nella nota finale del Carroccio apparsa su Facebook, «L’auspicio è garantire all’Italia soluzioni all’altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese».



Dal confronto con i parlamentari ieri e con la componente attiva con ruoli nel Governo Draghi, la Lega pone anche un ulteriore critica che per molti suona già come un “veto” posto da Salvini per la continuazione dell’esperienza di Governo: «Dal confronto di ieri sera con i gruppi parlamentari, era emersa grande insoddisfazione nei confronti dei ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza considerati “inadatti a proseguire”». Intervistato stamane da “Agorà” su Rai3 il leghista Alessandro Morelli ha ribadito il concetto emerso in riunione, poi sentenziato anche dal capogruppo Riccardo Molinari: «La Lega conferma che non è disponibile ad andare avanti in questa esperienza di governo con i 5 stelle perché, come affermato dal premier Draghi, con il loro atteggiamento hanno mancato di responsabilità e hanno rotto quel vincolo che ha creato il governo di unità nazionale. Servono risposte celeri al Paese sui temi economici e sociali e quindi non vogliamo neanche le provocazioni del Pd o politiche fallimentari come quelle dei ministri Lamorgese e Speranza». Salvini aveva anche aggiunto ieri sera come l’auspicio immediato è che «presto torni un ministro della Lega a difendere i confini di questo Paese, perché della Lamorgese non abbiamo notizie».



CAOS GOVERNO, LA PROPOSTA DELLA LEGA SULLA MANOVRA

È poi lo stesso segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ad intervenire sui social per esprimere la sua personale lettura sull’attuale situazione della crisi di Governo aperta dallo strappo del M5s lo scorso giovedì al Senato: «Se si leggono i giornali purtroppo pare che in Parlamento ci siano decine di deputati e senatori che, pur di tirare a campare e salvare la poltrona, sarebbero disposti a tutto… Un teatrino imbarazzante, che gli Italiani non si meritano», attacca l’ex Ministro degli Interni.

A prescindere dagli esiti della crisi di governo ed anche in caso di elezioni anticipate, fanno poi sapere dal Carroccio alle agenzie parlamentari, la Lega «vuole tutelare la tenuta economica e sociale del Paese garantendo l’approvazione in tempi brevissimi di una legge di bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità. L’obiettivo è evitare un mercanteggiamento preelettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello Stato». Insomma, no cesure pregiudiziali all’ipotesi di un Draghi-bis – «ho molta stima per Mario Draghi», ha detto ieri Salvini all’assemblea con i parlamentari – mentre resta il veto importante posto sull’eventuale presenza del M5s di Conte nel voto di fiducia domani dopo le Comunicazioni del Presidente: l’ipotesi voto anticipato verrà ora analizzata nella riunione con il Centrodestra di Governo nella residenza di Berlusconi.