LA PROPOSTA DELLA LEGA ‘CONTRO‘ IL TRATTATO PANDEMICO OMS

«Togliere all’Oms per dare ai medici»: gli allarmi sulle file d’attesa, i pronto soccorso sempre più affollati e la continua crisi strisciante del Sistema Sanitario Nazionale, hanno fatto mettere il Governo alcuni fondi maggiorati nell’ultima Manovra sul tema Sanità. Serve fare però molto di più e l’ultima proposta lanciata dalla Lega di Matteo Salvini è quella appunto di tagliare dove possibili i fondi all’Oms per poter concentrare quelle risorse su medici, nuovi ospedali e miglioramento generale del SSN.



In vista del nuovo Trattato pandemico che l’Oms vorrebbe approvare all’Assemblea degli Stati Membri a fine maggio, tra le resistenze al “diktat” del dg Tedros Ghebreyesus sul tentativo di aumentare il controllo dell’Organizzazione sulle singole sovranità sanitarie nazionali, la Lega ha prodotto una nota che è la sintesi dei vari allarmi lanciati in questi anni di emergenza Covid: «Garantire l’efficienza del nostro Sistema sanitario è una priorità del Governo, come dimostra lo stanziamento record per la Salute nell’ultima legge di Bilancio. Tuttavia si può fare ancora meglio usando risorse che – ad oggi – non vengono gestite appropriatamente».



BORGHI (LEGA): “DIAMO SOLDI OMS AI MEDICI E AGLI OSPEDALI”

Secondo la Lega infatti i 100 milioni di euro circa che l’Italia, tra contributi nazionali, europei e regionali versa ogni anno all’Organizzazione mondiale della sanità potrebbero essere meglio investiti per rafforzare il Sistema Sanitario italiano: «Anziché finanziare un ente che non ha certamente aiutato il nostro Paese negli ultimi anni e che chiede più denaro e potere sulla salute degli italiani, perché non usare quella somma per assumere più medici e sostenere l’apertura di ospedali?», conclude la nota della Lega.



Secondo il senatore leghista Claudio Borghi, da tempo in contrasto con la stessa Oms per il ruolo giocato prima e durante la pandemia Covid, l’assunto è semplice: «Perché non usare quella somma per assumere più medici e aprire ospedali?». Sui propri canali social è lo stesso parlamentare leghista a sottolineare come il tema non sia solamente i 100 milioni di euro annui in fondi dall’Organizzazione mondiale da poter destinare alla nostra sanità, «il discorso è anche avvisare che come Lega non abbiamo nessuna intenzione di dire sì a quel MES della malattia che è il trattato pandemico che verrà proposto a maggio».

La proposta della Lega “contro” l’Oms non è affatto piaciuta a diversi medici “protagonisti” a livello mediatico dell’era Covid – da Pregliasco a Cartabellotta – ma soprattutto è allo stesso sindacato dei medici Annao che l’opzione del taglio fondi non convince: «dire di voler uscire dall’Oms equivale a dire “Me ne vado dal contesto europeo, mondiale, mi isolo”. le politiche sanitarie si facciano a livello continentale. Oggi o collabori o muori, i mercato sono globali, lo ha dimostrato anche il Covid», ha spiegato a “La Repubblica” Pierino Di Silverio, segretario del sindacato dei medici Annao. Per quanto riguarda la proposta di reinvestire quei fondi sulla sanità italiana, per il sindacato non servirebbe a molto: «Non solo non serve al sistema, ma si dà anche un segnale offensivo alla categoria. Non è certo con un contentino economico, microscopico, che si salva aiuta il sistema di cure italiano. Ci vuole ben altro».