Dopo giorni di tensione, è arrivata la tregua in casa Lega. Nelle ultime settimane ha tenuto banco la contrapposizione tra il leader Matteo Salvini e il ministro Giancarlo Giorgetti, vice-segretario del Carroccio, ma il Consiglio federale di ieri, durato cinque ore alla Camera, ha portato buone novelle. La riunione, infatti, ha confermato all’unanimità la linea politica dell’ex ministro dell’Interno, affidando mandato pieno sulla via della Lega nazionale.
Oltre a Giorgetti, dunque, anche tutti gli altri partecipanti al Consiglio federale hanno ribadito il sostegno al numero uno del Carroccio. L’intervento di Salvini è durato cinquanta minuti ed era stato preceduto da un’affermazione netta: «Ascolto tutti, ma alla fine decido io». Sono intervenuti tutti i principali esponenti del partito: da Luca Zaia a Massimiliano Fedriga, passando per i sindaci ed i commissari regionali.
LEGA, TREGUA SALVINI-GIORGETTI
«Un confronto utile e puntiamo ai risultati: il taglio delle tasse, il referendum sulla giustizia e pensare agli ultimi, dimenticati dalla sinistra», le parole di Matteo Salvini al termine del Consiglio federale della Lega. L’ex vicepremier ha rimarcato di aver ricevuto il pieno mandato per tenere il Carroccio tra i protagonisti del governo Draghi: «I temi non sono destra o sinistra, ma lavorare sul taglio delle tasse e togliere un po’ di burocrazia». A stretto giro di posta sono arrivate le considerazioni di Giorgetti: «La Lega è una: è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Lui saprà fare sintesi e porterà avanti la linea del partito». Il titolare del Mise ha poi messo in risalto: «Un bel consiglio federale. Una bella discussione, il confronto è sempre positivo. Salvini ha ascoltato tutti, anch’io ho espresso le mie idee».