Titolo-gaffe, autodenuncia, scuse e tanto di ironia-sardonica finale: fa tutto (o quasi) Enrico Mentana, direttore del Tg La7 che ieri sera nei titoli d’inizio ha piazzato un errore marchiano sul caso politico del giorno – ovvero la richiesta di processo all’ex ministro Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Prima dell’inizio del Tg, mentre Mentana legge al solito i titoli di testa, appare sullo schermo «Sfida della Lega sul caso Gregoretti: domani voterà per l’arresto di Salvini». La gaffe è servita: si tratta infatti della votazione in Giunta per le Immunità – previsto per questo pomeriggio alle ore 17, salvo “diserzioni” date per certe ormai nell’area del Governo per far slittare il voto a dopo le Elezioni Regionali – per il processo e non l’arresto di Matteo Salvini. Il colpo di scena di ieri è stata proprio la richiesta del leader leghista ai suoi senatori presenti in Giunta di votare per mandarlo a processo (ovvero di votare per far pervenire la richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania direttamente in Senato il prossimo 17 febbraio) per dimostrare all’Italia intera della presunta malafede di giudici e Governo giallorosso: il titolo del Tg La7 avrebbe dovuto semplicemente ribadire questo semplice concetto, ma è incappato nel più classico degli errori cui il direttore Mentana ha subito posto le sue pubbliche scuse, non appena accortosi dell’incidente.
LE SCUSE DI MENTANA: “AI FAMILIARI DEL TITOLISTA, NON HA SOFFERTO”
«A quanto pare non se ne è accorto nessuno, ma non per questo posso far finta di niente, ed è giusto che sia io per primo a denunciare la cosa. Nell’edizione delle 13.30 di oggi il giornale che dirigo ha fatto questo titolo sballato», scrive su Instagram Enrico Mentana, autodenunciando il proprio Tg addirittura postando la foto del titolo errato. «Più che un errore un orrore, e in questi giorni poi. Lo so, potrei scherzare sul fatto che l’errore giudiziario di un giornalista a differenza di quelli dei magistrati è indolore, ma la verità è che infortuni simili fanno arrabbiare anche i santi, e io santo non sono», prosegue l’ex conduttore del Tg5, dando subito le immediate scuse ai protagonisti della vicenda «È doveroso chiedere qui scusa a tutti, e innanzitutto a Matteo Salvini». Il tempo per la battuta finale dell’uomo “della Maratona politica” per eccellenza è ovviamente sempre propizio: scrive Mentana al termine del post social, «Ai familiari dell’autore del titolo: non ha sofferto».