Lega o Forza Italia, chi ha vinto le elezioni europee 2024 fra i due partiti? E’ un vero e proprio testa a testa quello che i due gruppi politici stanno vivendo, anche se al momento sembrerebbe in leggero vantaggio il partito che fu fondato nel 1994 da Silvio Berlusconi. Quando mancano poco più di 2.000 sezioni da scrutinare, Forza Italia sarebbe infatti al 9,73 per cento contro il 9,16 del partito di Salvini. Un risultato senza dubbio importante per i forzisti, in grado di migliorare lo “score” ottenuto durante le elezioni politiche 2022.



Soddisfatto quindi il leader, il ministro degli esteri e vice premier, Antonio Tajani, che ha commentato: “Tenendo conto dei dati, con Svp superiamo i 5 Stelle. Con Svp noi siamo apparentati elettoralmente”. E ancora: “È stato fatto un miracolo, è un risultato straordinario. Abbiamo fatto le scelte giuste e gli elettori ci hanno premiato. A un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi gli abbiamo dimostrato che la classe dirigente che lui ha creato è in grado di ottenere buoni risultati. I dati ci dicono che c’è una crescita forte. Vogliamo costruire la grande dimora degli italiani, è una strategia che sta pagando: lo avevo detto che saremmo arrivati al 10%”. Così invece Matteo Salvini che ha prima di tutto precisato che “La stabilità del governo non è in discussione”, per poi aggiungere: “Complimenti agli amici di Forza Italia, che “se prenderanno un voto in più di noi vuol dire che sono stati bravi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



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LEGA-FORZA ITALIA, CHI HA VINTO LE ELEZIONI EUROPEE 2024/ DECIDONO IL RISULTATO CALABRIA E SICILIA?

Procedono i risultati reali sulle Elezioni Europee 2024 che sembrano dare un’ulteriore scossa al derby tra la Lega e Forza Italia, i due partiti che si contendono – all’interno del centrodestra – il secondo posto dopo un fortissimo Fratelli d’Italia: dopo gli exit poll che sembravano dare più fiducia ai forzisti ‘orfani’ di Silvio Berlusconi – oggi guidati da Antonio Tajani – a 43132 sezioni scrutinate Lega e Forza Italia sono separate da uno 0,05%, 9,05 contro il 9,09.



Staccandoci un attimo dai dati reali pubblicati dal Viminale, le ultime proiezioni fatte da Opinio per conto della Rai danno a FI un 9,1% dei voti di poco superiore all’8,5 della Lega; dati che si tradurrebbero in circa 7/9 seggi per i forzisti e ad altri 6/8 per i leghisti. Mentre l’istituto SWG (che oggi pubblica le proiezioni per conto di La7) allarga ulteriormente la forbice del derby del centrodestra tra Lega e Forza Italia, con il primo all’8,9% e il secondo al 9,8%. Tra proiezione e dati reali parliamo comunque di uno scarto minimo che potrebbe essere giustificato dall’exploit del partito di Tajani in Sicilia e in Calabria che risulta essere il più votato (agg di Lorenzo Drigo)

RISULTATI ELEZIONI EUROPEE 2024, IL DERBY NEL CENTRODESTRA: CHI VINCE TRA LEGA E FORZA ITALIA?

Il “derby” nel Centrodestra fra Lega e Forza Italia è certamente uno degli elementi politici di maggior rilievo da osservare nei risultati delle Elezioni Europee 2024 in arrivo nelle prossime ore: o quantomeno, a livello mediatico e locale ha rappresentato in campagna elettorale una delle sfide più “discusse” assieme alla sfida a distanza tra Pd e M5s e alla “battaglia” per superare la quota di sbarramento al 4%. Le liste alleate in Italia e che esprimono i due vicepremier di Giorgia Meloni – Matteo Salvini e Antonio Tajani – guardano ad un elettorato simile e già alle Politiche 2022 si erano trovate in “lotta” pur all’interno della stessa coalizione: la Lega ottenne l’8,79% mentre Forza Italia l’8,11%, il che comporta la differenza di un solo seggio a vantaggio del Carroccio in Parlamento.

Con il sistema proporzionale delle Elezioni Europee 2024 il “derby” acquisisce un peso ancora maggiore in quanto vale solo la singola lista e non esiste coalizione, per di più non fanno parte del medesimo gruppo politico nell’Europarlamento: Forza Italia – che si presenta con Noi Moderati di Maurizio Lupi – aderiscono al Partito Popolare Europeo (PPE) mentre il Carroccio di Salvini fa riferimento al gruppo Identità e Democrazia (ID), di estrazione più sovranista e identitaria. In attesa dei risultati delle Europee 2024 in arrivo dopo lo spoglio notturno (dunque presumibilmente nella giornata di lunedì 10 giugno 2024), la sfida a distanza tra programmi, candidati e obiettivi è durata per tutta la campagna elettorale e punta a risolversi nel numero finale di seggi che i due partiti riusciranno ad avere nel prossimo Parlamento Ue.

SFIDA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024, POSSIBILE DIALOGO PER LA COMMISSIONE UE: LE “TRAME” DI LEGA E FORZA ITALIA

Per queste Elezioni Europee 2024 nessuno scontro epocale tra Lega e Forza Italia, va detto, anche perché Salvini e Tajani sono alleati da tempo a livello comunale, regionale e nazionale. Qualche “frecciata” e diversità di vedute in questi mesi si è però vista su diversi dossier: dai casi giudiziari alle proposte del Governo e ai delicati temi delle guerre, fino ad una sostanziale diversità di intendere l’Europa e le possibili alleanze per la nuova Commissione Europea. Capire chi vincerà nelle urne è sfida piuttosto complessa anche perché sia i sondaggi pre-silenzio elettorale, sia le proiezioni dei seggi, davano una vicinanza molto stretta di entrambe le liste tra un minimo di 8% e un massimo di 10% di consensi a livello nazionale.

Lega più forte nelle Regioni del Centro-Nord, Forza Italia con l’aggiunta di Noi Moderati in grado di recuperare più voti nelle regioni centrali e soprattutto nel Mezzogiorno: l’elettorato resta quello moderato di Centrodestra, tenuto conto che molti dei voti che un tempo erano prima con Berlusconi e poi Salvini, ora sono ad appannaggio di Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia ha “travasato” diversi consensi nella lista oggi più forte del Centrodestra. Da un lato il generale Vannacci – assieme ai tanti europarlamentari uscenti dopo la strepitosa vittoria oltre il 30% delle Europee 2019 – per la Lega è il candidato n.1 per Salvini per poter recuperare le preferenze perse in questi anni; dall’altro, lo stesso vicepremier Antonio Tajani è candidato capolista in quasi tutte le circoscrizioni e con l’aggiunta di figure eminenti della politica locale ed europea (da Letizia Moratti a Massimiliano Salini fino a Caterina Chinnici). Per non parlare del potenziale “effetto Berlusconi” che, come spieghiamo qui, sarà possibile “votare” come preferenza senza annullare il voto della scheda.

Una sfida a tutto campo dunque quella tra Lega e Forza Italia, un “derby” politico che potrebbe appassionare lo spoglio dei risultati proiettando Salvini o Tajani come seconda forza del Centrodestra dopo il sostanziale “pareggio” delle Politiche 2022. Resta poi l’obiettivo finale di una sfida del genere: di sicuro il posizionamento e il numero di seggi che riusciranno a conquistare per il PPE (FI con NM) e ID (il Carroccio), con un distinguo però da osservare bene. Se fino alle Elezioni Europee 2024 la sfida è stata l’una contro l’altra, le due liste dopo i risultati potrebbero essere decisive nel dialogo a lungo termine tra popolari e sovranisti, provando a costruire un Centrodestra europeo da federare assieme ai Conservatori (ECR) di Giorgia Meloni. Le aperture fatte da Marine Le Pen e dallo stesso Salvini sono state eloquenti, più frenate invece quelle di Tajani e Forza Italia che hanno sempre invocato l’alleanza con conservatori e liberali, escludendo l’ID di Lega e Rassemblement National. Dipenderà però ora tutto dai risultati delle urne per capire se un asse di Centrodestra europeo sia più vicino alla maggioranza del consueto schema PPE-PSE-Renew: a quel punto l’alleanza in Italia tra Lega e Forza Italia potrebbe essere importante, per non dire decisiva, nelle sorti di un potenziale clamoroso dialogo per la Commissione Ue tra popolari, conservatori e sovranisti.