La California sei anni fa ha legalizzato la marijuana, ma ciò non ha ostacolato gli affari dei cartelli. È evidente dai dati riportati da Zero Hedge che la criminalità ha preso il controllo della droga in diverse parti del Paese. Lo dimostra il fatto che i ricavi legali sono diminuiti costantemente dal 2018 a oggi, a discapito di quelle che erano le aspettative dello Stato, che pensava di poterli utilizzare per risolvere i suoi problemi finanziari. Anche perché il Governo sta spendendo somme considerevoli proprio per gestire i traffici e le conseguenze di questi ultimi, aumentando la presenza di forze dell’ordine nelle strade e assistendo tossicodipendenti e senzatetto. 



Al di là di questi fenomeni quotidiani, ci sono anche da considerare quelli più rari ma ancora più preoccupanti. All’inizio di quest’anno, sei uomini sono stati assassinati nel deserto del Mojave e i loro corpi bruciati proprio per attività legate alla droga; allo stesso modo nel 2020 sette persone sono state uccise in un’operazione illegale di erba nella contea di Riverside. Le vittime di questo mercato nero sono dunque numerose e lo Stato fa fatica a mettergli un freno. 



La legalizzazione della droga in California è un flop: falliscono anche le aziende

Il fallimento del mercato legale della droga in California non ha causato problemi solo allo Stato, ma anche alle aziende che hanno investito in questo settore. MedMen, che una volta prometteva di assumere il ruolo di leader, è passata dall’avere una valutazione di 3 miliardi di dollari a un fallimento con 411 milioni di dollari di passività. Non è l’unica, perché anche le altre hanno avuto un tracollo simile. Sebbene abbiano provato in tutti i modi a lanciare i loro business, anche online, non è andata bene: l’80% dell’erba comprata è ancora legale. 



I sostenitori della legalizzazione della droga sostengono ancora che se il Governo abbassasse le alte tasse in vigore sulla marijuana legale, qualcosa potrebbe cambiare, ovvero i consumatori abituali inizierebbero a rivolgersi ai canali di vendita autorizzati. Al momento però la realtà dice che negli ultimi sei anni il mercato illegale non ha fatto altro che continuare a nutrirsi.