La Cina ha approvato una legge sulla promozione dell’educazione familiare per ridurre i carichi di lavoro per i giovani studenti, a cominciare dai compiti a casa. Una notizia confermata dopo l’approvazione del testo normativo da parte del Comitato Permanente dell’Assemblea Nazionale del Popolo, al termine di una riunione tenutasi a Pechino. Grazie al lavoro dell’agenzia di stampa orientale Xinhua, è giunto sino a noi il testo della legge, promulgata da Xi Jinping, nel quale si fa chiarezza su cosa sia esattamente previsto in materia di scuola, studio e svago per i giovani cinesi.
“In risposta alla spinta del Paese per alleviare il carico di lavoro degli studenti, la legge prevede che le amministrazioni locali a livello di contea o superiore intraprendano misure per ridurre il peso di eccessivi compiti a casa e del tutoring fuori dal campus durante la scuola dell’obbligo”. Inoltre, come precisa la stessa nota, viene fatto espressamente divieto ai genitori di attribuire eccessivi compiti di studio ai loro figli, in quanto i tutori legali dei minori devono “organizzare appropriatamente il tempo per lo studio, per il riposo e per l’attività fisica”.
CINA, LEGGE CONTRO I TROPPI COMPITI A CASA: “ATTENZIONE ANCHE ALLA DIPENDENZA DA INTERNET”
La legge contro i troppi compiti a casa varata dalla Cina prevede però anche altri aspetti, sottolineati da Agi: “I tutori legali devono anche prevenire che i minori diventino dipendenti da Internet. La legge si inserisce nelle ultime misure di orientamento fortemente paternalistico varate dal governo: negli scorsi mesi sono state introdotte pesanti restrizioni imposte riguardanti i minori, soprattutto per quanto riguarda l’uso di internet e dei giochi online, a cui i minori possono accedere solo per un’ora al giorno nel fine settimana e nei giorni festivi”.
La nuove legge non pare inglobare passaggi inerenti a forme di punizioni per i genitori o i tutori legali dei minori che tengano un “comportamento molto cattivo” o commettano reati, ma puntualizza che i genitori o i tutori legali “sono responsabili dell’educazione familiare, mentre lo Stato, le scuole e la società forniscono guida, supporto e servizi per l’educazione familiare”.