Le leggi sui reati di odio che entrano in vigore oggi in Scozia potrebbero innescare un’ondata di denunce. Secondo la polizia ci sarà un “enorme aumento” di denunce di presunti crimini, anche da parte di persone che utilizzerebbero la legge per mettere a tacere chiunque non sia d’accordo. La nuova legge contro la transfobia, la Hate Crime and Public Order Act, potrebbe essere utilizzata come arma per scopi politici secondo i più. Infatti la legislazione introduce reati per comportamenti minacciosi o abusivi: questa può essere violata anche all’interno delle case familiari private. Diventa infatti un crimine anche mostrare “malizia e ostilità” contro individui o gruppi sulla base dello status di transgender, delle “variazioni nelle caratteristiche sessuali” o dell’orientamento sessuale, nonché dell’etnia, dell’età, della disabilità e della religione.



Tra gli oppositori alla legge c’è anche l’autrice di Harry Potter, JK Rowling: “Nell’approvare lo Scottish Hate Crime Act, i legislatori scozzesi sembrano aver attribuito un valore maggiore ai sentimenti degli uomini che mettono in pratica la loro idea di femminilità, per quanto misogina o opportunistica, rispetto ai diritti e alle libertà delle donne e delle ragazze reali. (…) Al momento sono fuori dal Paese, ma se quello che ho scritto qui si qualifica come un reato secondo i termini della nuova legge, non vedo l’ora di essere arrestata quando tornerò nella culla dell’Illuminismo scozzese”.



Legge contro la transfobia in Scozia, Sunak in disaccordo

Rob Hay, presidente dell’Associazione dei sovrintendenti di polizia scozzesi, ha avvertito che la fiducia del pubblico nella polizia potrebbe essere danneggiata. Il capo della polizia scozzese Jo Farrell ha insistito che la legge contro la transfobia sarà applicata in modo proporzionato, rispettando la libertà di espressione delle persone. L’Hate Crime Act è entrato in vigore il primo di aprile e ha come scopo quello di combattere l’incitamento all’odio e in particolare la transfobia. In disaccordo anche Sunak, primo ministro conservatore, che ha affermato che nessuno dovrebbe essere perseguito per “aver affermato semplici fatti sulla biologia”. “Crediamo nella libertà di parola in questo Paese e i conservatori la proteggeranno sempre”, ha dichiarato al Daily Telegraph.



È invece “molto orgoglioso” del testo invece il primo ministro scozzese Humza Yousaf, che si è detto “molto fiducioso nella capacità della polizia scozzese” di attuarlo “come dovrebbe”. Il presidente si è più volte schierato contro la “disinformazione” che circola in merito alla legge, che a suo dire offrirebbe una serie di garanzie per tutelare la libertà di espressione e lottare contro procedimenti giudiziari abusivi.