Tra le novità introdotte all’interno della legge delega in tema di riforma fiscale, l’obiettivo è quello di riformare, non prima del 2025, il sistema fiscale vigente che è entrato in vigore nel 1971: un obiettivo ambizioso che però necessita di due anni per portare a termine l’iter, attraverso decreti attuativi che riformino radicalmente il sistema fiscale.



Legge delega 2023: nasce l’IRPEF progressiva

Tra le novità introdotte dal governo Meloni abbiamo l’introduzione di un IRPEF progressiva con una semplificazione conseguente del sistema di tassazione. Saranno inoltre previste tre aliquote, una in positiva unica, altre relative alle tipologie reddituali delle persone fisiche, poi abbiamo una tassazione fondiaria per le attività agricole gestite sulle superfici prive di rendita catastale, oltre alla cedolare secca per gli immobili strumentali.
Tra le novità introdotte inoltre abbiamo una revisione dell’area di esenzione, la cosiddetta no tax area, che prevede l’allineamento tra redditi di lavoro dipendente e quelli di pensione.



Sulla flat tax incrementale sia già detto molto e si prevede anche la possibilità di introdurre un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali ai dipendenti attraverso una revisione delle deduzioni e rendendo deducibili contributi previdenziali obbligatori.

Invece per quanto riguarda la qualifica del reddito agrario e di tutti i redditi relativi ai beni anche in materiali derivanti dalla coltivazione di un fondo e di allevamento che concorrono alla tutela dell’ambiente è stata prevista l’introduzione di alcuni procedimenti destinati ai possessori e conduttori di terreni agricoli destinati ad aggiornare, entro la fine di ogni anno, le colture in atto. Inoltre sempre relativamente ai redditi fondiari e in particolare in riferimento ai fabbricati viene estesa la cedolare secca anche per gli immobili non residenziali. Per i redditi di natura finanziaria si prevede un accorpamento tra redditi di capitale e un’armonizzazione della disciplina relativa alla tassazione. In particolare, secondo il principio di cassa potrebbero essere portate in compensazione anche le perdite derivanti dalla liquidazione di società e di enti di qualsiasi rapporto inerente all’impiego di capitale, anche concorsi oneri inerenti e un’imposizione di natura sostitutiva.



Legge delega 2023: come cambia la valutazione dei redditi finanziari e quelli da lavoro autonomo

Per i redditi di lavoro autonomo saranno invece semplificati i criteri di determinazione del reddito attraverso la partecipazione alla formazione di tutte le somme e ai valori o titoli conseguiti nel periodo di imposta. Verrà inoltre eliminata la disparità di trattamento tra acquisto e acquisizione con il contratto di leasing degli immobili, verrà ridotta la ritenuta sui compensi e sarà introdotta una neutralità fiscale per le operazioni straordinarie destinate all’aggregazione oppure a passaggi di associazioni professionali e a società di professionisti.

Quanto alle imprese verrà introdotto un regime opzionale di tassazione soprattutto per quelle società gestite attraverso il regime ordinario in modo da azzerare le differenze con la tassazione del reddito delle società.

Sarà inoltre revisionato il criterio di determinazione delle plusvalenze derivanti dalle cessioni dei terreni edificabili oltre all’introduzione al regime di un imposto sostitutiva per la rivalutazione di terreni e partecipazioni con la presenza di aliquote differenziate e modulate sul periodo di possesso.
Sarà inoltre disciplinata la plusvalenza per coloro che sono collezionisti di opere d’arte, ciò sarà esteso anche alle opere di ingegno.