Il Governo Draghi ha appena approvato la legge delega per la riforma fiscale nel Cdm numero 39, dopo un iter più lungo del previsto visto lo scontro avvenuto in cabina di regia con i Ministri della Lega: il via libera in Consiglio dei Ministri allo “scheletro” che fissa i paletti della riforma fiscale è arrivato senza la presenza del Carroccio che ha disertato la riunione in aperta polemica per il metodo scelto dal Premier Draghi di non coinvolgere i partiti.
Secondo fonti dell’AGI e dell’ANSA, la Lega contesta al Governo di imporre in CdM il voto sui documenti «sulla fiducia, senza permettere ai partiti di studiare le carte»: si parla anche di problemi legati alla riforma del catasto, come spiega il leghista Bitonci, e di coperture finanziarie ai provvedimenti inseriti nella bozza di legge delega. Nello specifico, la riforma degli estimi catastali annunciata da Draghi nella Nadef non convince appieno i tecnici della Lega e perciò è stato chiesto più tempo prima di approvare la legge delega. Il Governo ha però tirato dritto approvando lo stesso il testo e creando una frattura istituzionale ora da “ricomporre” nelle imminenti due conferenze stampa convocate nei prossimi minuti: qui la diretta alla conferenza di Draghi, qui a quella del leader della Lega Matteo Salvini. Dalla revisione dell’Irpef e dell’Ires alla razionalizzazione dell’Iva: la bozza di delega al governo per la revisione del sistema fiscale è composta da 10 articoli ma – secondo l’ANSA – è ancora suscettibile di modifiche. Una volta che sarà stata approvata dal Parlamento, il Governo avrà 18 mesi per attuare la delega fiscale emanando i decreti attuativi. Questi gli obiettivi fondamentali: «crescita dell’economia, attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione; la razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario, preservandone la progressività, da attuarsi anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei cosiddetti ‘micro-tributi’, la riduzione dell’evasione».
LEGGE FISCO IN CDM: LEGA LASCIA CABINA DI REGIA
La riforma delle tasse e del catasto arriva in Cdm, ma la Lega chiede tempo e lascia la cabina di regia che era ancora in corso. Il Carroccio vuole analizzare i contenuti della legge delega fiscale. Lo riferisce l’Ansa, citando fonti governative, secondo cui il ministro Massimo Garavaglia, che rappresenta la Lega al posto di Giancarlo Giorgetti, ha lasciato anticipatamente la cabina di regia dicendo ai colleghi che la Lega avrebbe approfondito la bocca che contiene appunto anche la riforma del catasto. Nel primo pomeriggio, infatti, è circolata una prima bozza con 10 articoli che contengono tra l’altro novità sull’Irpef. La bozza, pur essendo suscettibile di modifiche, è stata approvata dal premier.
Nel documento si fissa come obiettivo la riduzione graduale delle aliquote medie Irpef per «incentivare l’offerta di lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai giovani e ai secondi percettori di reddito, nonché l’attività imprenditoriale e l’emersione degli imponibili». Inoltre, si punta anche alla riduzione graduale delle «variazioni eccessive delle aliquote marginali». Ma si punta anche alla razionalizzazione della struttura dell’Iva e ad armonizzare la tassazione del risparmio.
«Se quello che si legge nella bozza della legge delega sul Fisco è vero e contiene iva e catasto significa semplicemente che tutto il lavoro e le trattative fatte in Parlamento sono state bellamente ignorate. Complimenti», il commento di Claudio Borghi della Lega. (agg. di Silvana Palazzo)
LEGGE FISCO OGGI IN CDM: RESTA RIFORMA CATASTO
Alle ore 15 è stato convocato il 39esimo Consiglio dei Ministri con il Governo Draghi chiamato a varare la legge delega sul fisco come già annunciato dal Presidente del Consiglio una settimana fa nel presentare la Nadef: al termine del CdM, il Premier e il Ministro dell’Economia Daniele Franco tornano in conferenza stampa per illustrare le tante e importanti novità nella “riforma fiscale” targata Draghi.
Nel testo della legge delega per la riforma fiscale, visionato in Cabina di regia prima del Consiglio dei Ministri, si confermano tutti punti capisaldi della vigilia: capitoli su Iva, Irap, Irpef ma anche la tanto discussa riforma del catasto e l’organizzazione della macchina fiscale nazionale, con la fusione tra Agenzia delle Entrare e Riscossione (l’ex Equitalia). Tanti i temi in campo, con le discussioni tutt’altro che concluse in seno al Centrodestra per quanto riguarda la revisione delle stime catastali che hanno fatto gridare al rischio aumento tasse sulla prima casa: Draghi e Franco hanno più volte smentito questa possibilità e oggi illustreranno nel dettaglio cosa verrà modificato, «senza però aumentare in alcun modo le tasse sulla casa, non è il momento di prendere ma di dare» (cit. Mario Draghi). Resta dunque l’operazione “trasparenza” lanciata dal Governo nel Nadef in merito al catasto: si parte con l’abbandonare il sistema attuale di rendite e moltiplicatori, si finisce col mettere sotto esame «l’evasione con una previsione strutturata di controlli sugli immobili fantasma che sfuggono al Catasto attuale», riporta il Sole 24 ore. La discussione co i partiti dovrebbe infine portare a definire il tasso di genericità del principio cardine della delega fiscale.
TUTTE LE ALTRE NOVITÀ DELLA RIFORMA FISCALE
Il riordino sull’Iva rappresenta il secondo punto dirimente all’ordine del giorno della legge delega fiscale in CdM. come spiega ancora il quotidiano economico di Confindustria, è in arrivo una semplificazione del sistema oggi in 4 aliquote. Si tenta una riduzione della principale aliquota ordinaria Iva, anche se resta da capire nel dettaglio quanto e cosa verrà “toccato” per non eccedere in sforbiciate e di contro non accelerare l’aumento dell’ingombrante peso fiscale che grava sugli italiani. Altro punto centrale della riforma targata Draghi-Franco riguarda l’alleggerimento delle tasse sul fronte lavoro: taglio dell’Irpef (soprattutto per i ceti medi, fra 28mila e 55mila euro di reddito lordo annuo), taglio del cuneo fiscale e separazione netta tra imposte sui redditi da lavoro e quelli da patrimoni e rendite. La legge delega dovrebbe poi confermare l’abolizione dell’Irap per le imprese, con progetto però di fusione con l’Ires che pone il rischio di aumentare le aliquote legali sulle società. Da ultimi, le “pillole” anticipate oggi dal “Sole 24 ore” in merito al tema fisco: «un esame a sé potrebbe riguardare i sussidi ambientalmente dannosi. La lotta all’evasione poggerà su un potenziamento degli strumenti che favoriscono l’adempimento spontaneo (tax compliance) mentre, novità dell’ultima ora, l’allentamento dei vincoli sulla privacy chiesto dalle Camere potrebbe uscire dalla delega e arrivare con un riordino più generale dei diritti alla riservatezza».