Passa alla Camera la Legge Zan. Alle ore 12:40 di oggi, la Camera dei Deputati ha approvato con un voto segreto il disegno di legge che prende il nome dal suo relatore, Alessandro Zan, e che mira a punire l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. La legge è passata con 265 voti favorevoli e 193 contrari, con l’aggiunta di una persona astenuta. Come appena detto, il voto era segreto, ma in base alle intenzioni espresse nelle scorse settimane, l’intera maggioranza era favorevole alla legge, quindi il Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e Uguali. A loro dovrebbero essersi aggiunti anche cinque deputati di Forza Italia, leggasi Giusi Bartolozzi, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Matteo Perego ed Elio Vito. Contrari invece i restanti deputati forzisti, nonché la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, mentre per quanto riguarda l’astenuto resta ignoto al momento.



LEGGE ZAN, DOPO PIU’ DI UN ANNO QUASI CONCLUSO L’ITER

L’iter della legge Zan era stato avviato più di un anno fa, ed ha subito diversi slittamenti sia per via dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia di covid, sia per i numerosi dubbi sollevati dall’Opposizione. Oggi è però giunto l’importante traguardo con il voto finale della Camera, e prima della votazione, è stato messo ai voti l’emendamento all’articolo 6, quello riguardante l’istituzione della giornata nazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, e la celebrazione di questa giornata nelle scuole. Gli emendamenti sono stati respinti, con il testo fedele all’originale che è passato così al Senato, fatta eccezione per la soppressione dell’articolo 10, e altre piccole modifiche. «La Camera – ha pubblicato il relatore Alessandro Zan, su Twitter – ha approvato la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Un grande passo avanti contro discriminazioni, odio e violenze. Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al Senato. L’Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà». A questo punto si attende il passaggio al Senato, poi la legge verrà pubblicata e diverrà effettiva.

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