Stop alla produzione di soldatini e carri armati, ma anche il ritiro di tutti i modelli legati all’ambito della guerra: questa la decisione della Lego dopo le proteste registrate negli ultimi tempi. Come riporta la stampa americana, l’azienda danese ha optato per questa scelta dopo le roventi critiche giunte dall’ong German Peace Society – United War Resisters per il lancio del modellino V-22 Osprey, un aereo usato in conflitti in Afghanistan, Iraq, Mali, Yemen e Siria.
Entrando nel dettaglio, il kit raffigurava una versione di ricerca e salvataggio dell’Osprey e l’Ong, attiva da 130 anni, ha evidenziato: «L’obiettivo fondamentale è evitare armi realistiche e attrezzature militari che i bambini potrebbero riconoscere e che riconducono a situazioni violente. Allo stesso tempo, come annunciato da Lego, l’obiettivo è evitare che il marchio venga associato a questioni che glorificano i conflitti e i comportamenti non etici e dannosi».
Lego: “Stop produzione soldatini e carri armati”
Lego ha deciso il ritiro dei modellini del velivolo e i pochi kit che avevano già raggiunto gli scaffali dei negozi sono protagonisti sul web di aste incredibili: il prezzo è salito dai 120 dollari di negozio fino ai 1.000 di offerte degli appassionati. Greenwood, il portavoce dell’azienda, ha rifiutato di commentare il motivo per cui Lego ha cambiato idea sul modello Osprey o perché è stato prodotto in primo luogo. La Cnn mette in risalto che il ritiro del kit non ha fermato di certo gli appassionati del marchio: Dan Siskind, ex designer Lego, ha mostrato pubblicamente un modello di grandi dimensioni del velivolo sopra citato, costruito quasi tutti con i celebri mattoncini…