Lele Blade: “Se non ci avessi creduto io per primo forse sarei rimasto in cucina a lavorare”

Lele Blade tra i protagonisti dei Tim Music Awards, l’evento musicale che festeggia la grande musicale italiana. Due serate di grande musica con la conduzione di Carlo Conti e Vanessa Incontrada chiamati a premiare gli artisti e gli interpreti che si sono contraddistinti con album e singoli certificati rispettivamente disco d’oro, di platino e multiplatino. Tra questi c’è anche Lele Blade che con la pubblicazione del disco “Ambizione” ha festeggiato il secondo disco pubblicato per Sony Music. Proprio l’ “Ambizione” ha segnato la sua carriera come ha raccontato al sito redbull.com: “se non ci avessi creduto io per primo forse sarei rimasto in cucina a lavorare. In questo settore, come in tutti gli altri che si saturano, bisogna davvero crederci tantissimo per riuscire”.



Prima di dedicarsi alla musica, Lele lavorava in cucina: “è sempre stata una delle mie più grandi passioni sin da piccolo. Mi sono fatto anche qualche corso in più. Mi piaceva. Ti dirò la verità: nella mia vita sono arrivato a un bivio in cui ho dovuto scegliere. O mi dimentico la musica e mi dedico unicamente alla carriera da chef, perché una carriera ha bisogno di dedizione completa e totale. Oppure il contrario. Fortunatamente ho scelto la musica, perché l’amo particolarmente. Se ho scelto lei è perché l’amo di più.



Lele Blade: “La cosa fondamentale è avere talento e ambizione”

Non è facile emergere oggigiorno nel mondo della musica. Lo sa bene Lele Blade che però ha le idee chiare: “è difficile in molti settori. Nella musica, oggi come oggi, tutti credono di poterlo fare, anche grazie alla visibilità social. La cosa fondamentale è avere talento. Se non ce l’hai puoi anche restare in hype per un anno perché fai il matto, gridi e cose così. Ma se non hai talento e ambizione alla lunga ci si dimenticherà di te. Nel secondo disco emerge tutto”.

Nella sua musica un posto speciale è per la sua città: Napoli: “è impossibile dimenticarmi di Napoli. Sarebbe brutto, sarebbe difficile per me. Per quanto riguarda i vecchi soci de Le Scimmie, abbiamo preso una bella villa tutti insieme dove lavoriamo, facciamo musica e condividiamo la routine. Anche lì, sarebbe impossibile dimenticarli”. Proprio con i colleghi napoletani ha fatto una serie di featuring da Ernia e anche Paky: “la scelta del feat con Ernia è ricaduto sulla chicca strana che non ti aspetti. Al di là che lo apprezzo molto di persona. Quanto a Paky, se ci fai caso dice solo “2021” in napoletano, poi il resto è in italiano come il suo solito. Anche lui, rapper che stimo molto”.