Il Lele Mora-gate prosegue. Il noto agente del mondo dello spettacolo ha dichiarato di essere stato invitato e poi respinto alla Leopolda 2019 di Matteo Renzi, ed ha evidenziato ai microfoni di Un giorno da pecora: «Mi ha invitato Matteo Renzi attraverso la sua segreteria, ma all’ingresso sono stato fermato dalla sicurezza: mi hanno detto che non avevo un pass che serviva e che ero un po’ troppo nero, mussoliniano». Mora ha spiegato di essere di destra estrema, sottolineando di avere «un pass regolare sul cellulare, con una password per il biglietto di ingresso», con la segreteria di Renzi che si è scusata per l’accaduto: «Quelli della segreteria si sono scusati per lui e mi sono venuti a salutare in hotel». Lele Mora ha inoltre affermato di non nutrire particolare interesse per Italia Viva e di essere andato – insieme ad amici – «per vedere cosa stava succedendo». E quello di Renzi non sarebbe un profilo particolarmente interessati di cui curare gli interessi: «Non mi interessa, anche se ho fatto l’agente per molti politici». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LELE MORA ALLA LEOPOLDA: “UN MUSSOLINIANO DA RENZI”

Non ci si credeva alla Leopolda 10 quando tra la folla è apparso Lele Mora, l’arcinoto ex agente dei vip coinvolto negli scandali e processi Vallettopoli, di recente tornato in tv per raccontare della grave malattia che lo ha colpito: era nel pubblico, tra i tanti curiosi accorsi a Firenze per assistere alla tre giorni della kermesse di Matteo Renzi quest’anno dedicata alla nascita del nuovo soggetto politico, Italia Viva. A quel punto alcuni cronisti gli si avvicinano e provano a chiedere cosa ci facesse lì e l’amico di Fabrizio Corona risponde placidamente «Sono venuto a salutare Renzi, per curiosità. Ero mussoliniano? Io sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute – ha ribadito Mora ai giornalisti che insistevano – Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto». Si “scherza” a quel punto sul suo look, con una camicia nera che potrebbe “tradire” le sue fedi politiche, «La camicia nera va sempre bene, snellisce», scherza l’ex agente coinvolto in diversi scandali nel mondo dello spettacolo.



LEOPOLDA E IL “REBUS” LELE MORA

Nell’attesa che la stessa Leopolda “verifichi” l’invito o meno per Lele Mora, in ordinata attesa fuori dai cancelli della stazione di Firenze è lui per primo a ribadire «io qui per prendere la tessa di Italia Viva? No niente tessere». Il rebus però non viene gradito visto che dalla kermesse arriva la nota ufficiale poco dopo «Come già ribadito stamani, nessuno ha invitato l’ex agente Lele Mora alla Leopolda». Invitato da Renzi in privato? Invitato da Lele Mora per farsi un po’ di pubblicità? Altre spiegazioni? Al momento non vi sono punti certi, se non la speranza e augurio che Lele Mora lancia a quello che lui considera un amico, l’ex Premier Renzi: «Italia Viva la nuova Forza Italia? Beh, lo spero per Renzi. Intanto vediamo cosa farà, se farà cose belle: per ora c’è un Governo che non sta facendo bene, ma lui è un ragazzo molto intelligente». Chiedono poi se secondo lui a Renzi fa piacere che Lele Mora si presenti alla Leopolda, e lui replica «beh, lo credo bene. Mi ha invitato lui».

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