L’arte dell’umorismo vive nei teatri, nelle pellicole di un tempo che quasi erano propedeutiche al palco; ma soprattutto, è grazie a personalità come Lello Arena che il genere è diventato qualcosa che andasse oltre il semplice stimolare la risata. L’attore è tra i pionieri di un genere che, seppur con leggerezza, mette a nudo le ipocrisie della società, un genere che rende maschere i comportamenti umani. Ma chi è Lello Arena e quali sono state le tappe fondamentali della sua carriera? Impossibile non citare il sodalizio con Massimo Troisi, con lui tra palco e grande schermo ha dominato la scena per decenni con spettacoli e film ancora oggi apprezzati senza confini generazionali.
E’ stato lo stesso Lello Arena a raccontare diversi aneddoti in riferimento alla sua carriera, soprattutto a proposito del sodalizio con Massimo Troisi ed Enzo Decaro con il trio ‘La Smorfia’. “La nostra prima formazione si chiamava I Saraceni, ma quando venimmo a Roma ci consigliarono di cambiare il nome. Ce ne voleva uno meno localizzato, più nazionale e legato al nostro mestiere. Nel lavoro dell’attore la mimica facciale è fondamentale, da qui La Smorfia”. L’attore ha anche raccontato: “Ci divertivamo da matti: io ero il più brutto e giocavo sulla mia diversità; Enzo Decaro il più bello. A teatro le prime file erano gremite dalle signorine che venivano per lui”. Nel tempo, dal teatro è arrivato al cinema con il medesimo risultato brillante; non a caso, nel 1983 ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista in “Scusate il ritardo”.
Lello Arena e il dolore per la morte di Massimo Troisi: “Quando è arrivata la notizia…”
Tra Lello Arena e Massimo Troisi coesistevano stima e complicità professionale ma con una cornice ancora più importante: un’amicizia viscerale. In virtù dei tanti anni condivisi, non poteva che essere altrimenti; la morte dell’attore napoletano è stata infatti un duro colpo per Lello Arena: “C’è un rimpianto dovuto al fatto che nessuno all’epoca immaginava un epilogo così tragico” – ha raccontato Lello Arena, come riporta Fanpage – “Pensavamo che Massimo ancora a lungo sarebbe stato parte delle nostre giornate… Quando è arrivata la notizia della sua scomparsa per tre giorni tutti i telefono che potevano squillare, hanno squillato; 24 ore su 24, è stato un momento terrificante”. Per rendere ancora più evidente quanto la forza di Massimo Troisi avesse distratto rispetto alle sue reali condizioni di salute precarie, Lello Arena ha anche raccontato: “Massimo poteva stare in scena due ore e mezza, frequentare le signorine che tanto gli piacevano e che tanto sono state tra le sue preferenze e le sue cure”.