Lello Arena è intervenuto in qualità di ospite a “Ciao Maschio”, trasmissione di Rai Uno condotta da Nunzia De Girolamo e andata in onda nella seconda serata di sabato 7 maggio 2022. L’attore, che faceva parte de “La Smorfia“, ha subito parlato di sé, rivelando di non apprezzare troppo le situazioni statiche: “Non mi piace la stasi, non mi piace la palude, non mi piace stare immobile. Per me tutto deve profumare di domani, di futuro. Questo trasmette agli altri l’idea di essere un supporto poco sicuro. Ogni tanto pure io mi devo appoggiare agli altri, purché sia un appoggio in movimento, che preveda il supportarsi, il farsi compagnia, ma sempre camminando”.



Per quanto concerne l’ironia, Lello Arena ha chiarito che “è sicuramente una forma di libertà ed è una delle funzioni di un comico. In tutte le civiltà in cui i comici sono stati messi a tacere, questo ha sempre rappresentato un brutto segno. I tiranni non hanno paura che una persona faccia ridere, ma che faccia ridere sulla loro tirannia”.



LELLO ARENA: “MASSIMO TROISI? QUALCUNO SI È DIVERTITO A DIVIDERCI”

Nel prosieguo di “Ciao Maschio”, Lello Arena ha commentato le difficoltà riscontrate nel suo percorso da comico: “In certe situazioni si pensa di non dover essere per forza il sollievo. Mi è capitata una situazione terribile, un funerale. La moglie del defunto, con il marito ancora presente in sala, mi chiedeva di farle fare una risata. Aveva ragione lei, perché in quel momento mi domandava di aiutarla a superare un istante di dolore ineluttabile, ma io mi sentivo a disagio”.

E la lite con Massimo Troisi? “Abbiamo litigato, come succede tra persone dotate di talento, personalità e di un carattere non proprio raccomandabile. A Massimo piaceva moltissimo giocare, piacevano moltissimo le sfide, dando indicazioni e direttive e proseguendo su quello. Quando entrambi abbiamo pensato che l’altro fosse finalmente autonomo e libero da quest’amicizia straordinaria e al tempo stesso obbligante che avevamo, abbiamo pensato che sia io che lui potessimo fare a meno l’uno dell’altra. Fu un errore tremendo. Poi ci sono sempre stati quelli che si divertivano a dividerci”.