Il senatore Lello Ciampolillo, dopo essere balzato all’onore delle cronache per il suo voto in “zona Cesarini” durante la seduta del Senato per la fiducia al Governo, continua a far parlare di sé.

Il motivo, questa volta sono le sue tesi bislacche sul vaccino anti-Covid. Intervenuto ai microfoni de La Zanzara, la trasmissione radiofonica condotta da Giuseppe Cruciani su Radio 24, Ciampolillo ha raccontato di non aver bisogno del vaccino perché vegano.  “Bisogna puntare molto sulle difese immunitarie personali – ha argomentato – Io sono vegano e ho difese immunitarie altissime. I vegani si difendono meglio dal Covid perché hanno difese immunitarie quasi perfette”. Il senatore avrebbe consigliato anche al premier Conte di fare questa conversione di regime alimentare, “così starebbe sicuramente meglio”. Non è il solo motivo per cui il senatore ex Cinque Stelle ha deciso che non farà il vaccino, appellandosi alla facoltà di “libera scelta”. “A oggi – ha dichiarato il senatore – ci sono delle evidenze di danni collaterali già pubblicate: paralisi facciali, ci sono anche delle morti. Il vaccino non è la soluzione per uscire dal Covid”. (Agg. di Silvia Polvere



LELLO CIAMPOLILLO, LA LETTERA A SPERANZA SULLA CANNABIS PER CURARE IL COVID

Il senatore del Gruppo Misto, Lello Ciampolillo, sta facendo un gran parlare di se in queste ore, per via del suo voto “al var” di ieri in senato, in favore del presidente del consiglio Giuseppe Conte e dell’attuale governo. Lello Ciampolillo è stato spesso e volentieri protagonista di vicende particolari, come quella che è stata attualizzata in queste ore dai colleghi di Affaritaliani. Sembra infatti che lo stesso politico abbia inviato una lettera al ministro della salute, Roberto Speranza, in merito alla capacità della Cannabis di curare il covid-19. “Caro Ministro – si legge nella missiva – ti scrivo per suggerire il fiore di Cannabis terapeutica quale possibile antidoto al Coronavirus”. Il senatore poi aggiunge, a sostegno della propria tesi: “La vaporizzazione del fiore di cannabis terapeutica ha già dato effetti straordinariamente positivi per i problemi dell’apparato respiratorio di pazienti terminali. E’ noto, del resto, che gli oltre 800 principi attivi contenuti nel fiore rafforzano in modo significativo le difese immunitarie”.



CIAMPOLILLO, LA SUA TEORIA NO MASK

Secondo Lello Ciampolillo, i medici e i ricercatori potrebbero sperimentare l’utilizzo di alcuni prodotti “Derivanti dalla Cannabis, come il Bedrocan, contro il Coronavirus. Penso in particolare agli anziani che, a causa degli effetti della polmonite, sono i più esposti al rischio di perdere la vita”. E ancora: “Alleviando i problemi delle vie respiratorie sarà più agevole assicurare la guarigione e consentirà di ricondurre nella normalità questo virus”. Lillo Ciampolillo aveva poi concluso la sua lettera dicendo: “Spero che questo contributo possa essere di aiuto in questo drammatico momento. Con amicizia Lello Ciampolillo”. Un altro intervento che aveva lasciato un po’ perplessi erastato quello rilasciato sulla sua pagina Facebook contro l’utilizzo delle mascherine: “Le mascherine servono solo a fermare l’influenza, non il Covid. Ma non vi sentite presi in giro?”. Ricordiamo che Lello Ciampolillo era stato eletto con il Movimento 5 Stelle, poi espulso per i mancati rimborsi.