In molti ricorderanno quando, in piena pandemia, una talentuosa e bellissima violinista di origini giapponesi, suonava sul tetto dell’ospedale Maggiore a Cremona per tutti i malati di Covid. Lei è Lena Yokoyama, violinista 34enne nata a Osaka ma studentessa in Italia per molti anni. Lena è stata l’ospite di Paola Saluzzi nella puntata de L’ora Solare e ha ricordato non solo l’emozione di quel momento, ma si è raccontata anche dal punto di vista personale, partendo dalla sua famiglia. Papà insegnante di violino, mamma sua allieva e poi sua moglie, un destino, insomma, segnato. “Era una famiglia un po’ particolare. – ha esordito Lena, svelando poi che – Mio padre e mia madre hanno 24 anni di differenza, per lei era anche un po’ maestro, mia mamma però era una persona tranquilla, adorabile… è stata lei a chiamarmi Lena, per la sua passione per l’Italia e perché significa ‘forza’”.



Lena Yokoyama: “Nel 2009 mia mamma si ammalò di cancro ma…”

La madre di Lena Yokoyama è morta dopo aver combattuto contro un tumore. A L’ora solare, la violinista ha ricordato alcuni momenti di quel periodo: “Mia mamma ha avuto il cancro nel 2009, io e mia sorella eravamo qui in Italia a studiare il violino e lei, i primi tempi, ha cercato di nasconderlo , mostrandosi sempre allegra e continuando a suonare in giro. Poi, quando è entrata in ospedale, ha iniziato ad organizzare concerti ogni mese, trovando dottori o altri pazienti che suonavano.” Lena ha infine raccontato quando e perché ha iniziato a studiare violino: “Il violino non è mai stato un oggetto speciale per me, io lo vedevo sempre a casa… All’età di 7 anni mio padre mi ha chiesto se volessi imparare a suonarlo e io ho deciso di studiare. Alle medie stavo quasi per abbandonare, poi mi è tornata la passione dopo e ho continuato.”, ha concluso.

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