GLI AIUTI DEL GOVERNO PER LE FAMIGLIE: L’ANNUNCIO DEL VICEMINISTRO LEO AL MEETING DI RIMINI
Il Governo Meloni valuta attentamente l’ipotesi di un quoziente familiare e di benefici per le imprese che assumono donne con figli: ad annunciarlo il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenuto in video collegamento oggi al Meeting Rimini 2023 per parlare del futuro della riforma fiscale in Italia. Lo fa per cominciare con una novità all’orizzonte della Manovra: «Siamo al lavoro per fare in modo di aiutare le famiglie che hanno tre figli». Come sottolineato anche ieri dall’intervento del Ministro dell’Economia Giorgetti sempre al Meeting, il tema della natalità resta prioritario per l’esecutivo.
«Per questo motivo», aggiunge ancora il viceministro del MEF, «dovremo individuare risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che vogliono mettere a mondo figli e che hanno più figli. Dovremo fare in modo di aiutare queste famiglie con tre figli o più. Non sono numerosissime quindi si può ritenere che l’impegno economico non sia eccessivamente oneroso». Nella prossima Manovra di Bilancio da presentare entro fine 2023, rileva Leo, il tema delle famiglie numerose «può essere sicuramente affrontato». Sul fronte quoziente familiare, il Governo lavora per presentarlo già in Finanziaria anche se «per farlo dovremo tenere conto delle risorse che si possono mettere a terra per favorire questo tipo di intervento». Per quanto riguarda invece le misure di aiuti alle imprese attraverso forme di detassazione – riassumibile con lo slogan “chi assume meno paga”, occorre «ridurre il carico fiscale sulle società per dare dei benefici aggiuntivi soprattutto alle mamme, mamme che hanno figli. Quindi dare ulteriori benefici alle imprese che assumono delle donne che hanno nuclei familiari abbastanza consistenti».
MAURIZIO LEO (MEF): “FISCO SIA AMICO CON I CORRETTI”. LE NOVITÀ SU TASSE E MANOVRA
Nel suo intervento al Meeting Rimini 2023 il viceministro Leo, in quota FdI, risponde indirettamente all’intervista del direttore di Agenzia delle Entrate Ruffini che ha intimato una nuova svolta contro l’evasione fiscale sottolineando come il fisco non deve essere amico del contribuente: «sono convinto che il fisco deve essere amico e collaborativo con coloro che adempiono correttamente i loro obblighi tributari e osservano tutte le regole, là dobbiamo essere assolutamente disponibili a un dialogo. Però al tempo stesso dobbiamo essere inflessibili nei confronti di coloro che violano le regole tributarie. Questo è il nostro obiettivo: mano tesa ai contribuenti corretti, ma al tempo stesso inflessibilità nei confronti degli evasori».
Avvicinandosi ai mesi caldi del lavoro sulla Manovra, Maurizio Leo sposa l’indirizzo di Meloni e Giorgetti per risolvere al meglio la riforma fiscale in tempi rapidi: «consentire al presidente del consiglio e al governo di avere un quadro di riferimento completo dell’intera manovra, dalle imposte dei redditi, all’Ires, l’Iva, i procedimenti: un quadro completo cui si dovranno accompagnare le risorse che devono essere messe a terra per fare in modo che i provvedimenti entrino in vigore». Tali provvedimenti, conclude il viceministro, sono strettamente correlati alla Manovra: «Ecco perché vogliamo alla Presidenza del Consiglio l’intero scenario della riforma tributaria per fare poi il cherry picking: vedere quali possono entrare in vigore subito e quali dovranno entrare in vigore nel corso della legislatura». Secondo il quadro costruito dal Governo sul futuro della riforma fiscale, i provvedimenti senza bisogno di risorse saranno inseriti e lanciati già nel 2024 mentre misure forti come il taglio dell’Irpef (e anche Ires, Iva e Irap) necessitano del vaglio della Nadef (Nota di Aggiornamento al DEF) per capire se ci saranno le coperture adeguate.