Alessandro parla di suo figlio Leo Gassmann a Domenica In: “Sono molto orgoglioso, mi stavo sentendo male la sera che ha vinto Sanremo, mi stavano per cacciare dall’hotel dove alloggiavo ho fatto un urlo incredibile”. Da Mara Venier su Rai 1 l’attore spiega che ha lasciato a suo figlio la possibilità di prendere la strada che sentiva più sua. Così il ragazzo si è affermato nel mondo della musica e lo sta facendo bene. Poi però non nega: “Io non giudico, ma se mi chiedete chi è il cantante italiano pop più bravo dico Leo Gassmann”. L’affetto per suo figlio è ovviamente immenso e Alessandro ha dimostrato nel tempo di essere padre paziente, ma soprattutto in grado di motivare il suo ragazzo per fargli raggiungere dei risultati importanti che lui col tempo è riuscito a portare avanti. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Mai sentito il peso del mio cognome”
Leo Gassman è il figlio di Alessandro Gassmann: da X Factor al successo a Sanremo 2020. Figlio d’arte, Leo si è fatto conoscere nell’ultimo anno partecipando prima a X Factor e successivamente nella categoria Nuove Proposte del Festiva della Canzone Italiana di Sanremo. Una partecipazione che non è passata affatto inosservata, visto che con il brano “Vai bene così” ha sbaragliato la concorrente classificandosi al primo posto della Sezione Nuove Proposte di Sanremo 2020. Un’esperienza che il giovanissimo cantautore non dimenticherà mai: “Lo considero un onore e un ricordo che porterò sempre nel cuore, non potrei chiedere più nulla alla vita”. Del resto Sanremo, nel bene o nel male, è la vetrina più importante per chi nella vita vuole vivere di musica. Leo di questo ne è consapevole e per questo che, intervistato da giornaledipuglia.com ha sottolineato cosa gli ha lasciato”sicuramente mi ha dato più voglia di crescere e migliorarmi, l’ho visto come un primo passo verso un percorso che spero possa accompagnarmi per il resto della mia vita. La musica per me è tutto”. Parlando proprio della musica, il giovane cantautore l’ha definita “uno strumento per fare del bene e diffondere positività”. Impossibile non menzionare la sua famiglia: il nonno Vittorio Gassman e il padre Alessandro Gassman.
Leo Gassmann da X Factor a Sanremo: “mi reputo un ragazzo fortunato”
Leo Gassmann ha due figure importantissime nella sua vita e di cui non porta il peso: “mi reputo un ragazzo fortunato, ma la mia è una famiglia anche impegnativa. Con i miei ho sempre avuto un ottimo rapporto: mi hanno sempre lasciato libero di scegliere pur seguendomi molto attentamente”. La musica è entrata nella sua vita molto preso: a soli 14 anni ha cominciato a scrivere i primi pezzi partecipando anche ad un concerto di interpreti organizzato da Marco Rinalduzzi. “All’epoca mi venne data la possibilità di poter scrivere un brano, mi chiusi in casa di un poeta amico di famiglia. Gli chiesi come si scriveva un testo e lui mi rispose che tutto ciò che avevo da dire era già dentro di me, dovevo solo ascoltare la voce interiore e dargli spazio. Così fu” – ha ricordato dalle pagine del giornaledipuglia.com rivelando anche i generi musicali di cui va matto – “adoro molto il rap, il rock e il cantautorato”. Cresciuto in una famiglia di artisti, Leo non ha mai sentito il peso di un cognome così importante: “mi ha solo dato la voglia di credere sempre più in me stesso e di crearmi un percorso mio rischiando di cadere. Sono stato fortunato anche ad incontrare dei maestri di vita che mi hanno aiutato a trovare la chiave per l’equilibrio e la felicità”. Infine parlando proprio della sua famiglia ha detto: “da loro ho appreso la generosità e la voglia di aiutare il prossimo. Il desiderio di regalare emozioni alla gente che ne ha più bisogno”.