Leo Gassmann parla dei pregiudizi che ha dovuto affrontare, legati al cognome che porta, e racconta di come vive il rapporto con i genitori. “Ognuno nella vita ha dei pregiudizi che deve comunque combattere, ognuno di noi ha degli ostacoli – riconosce con sincerità, ospite della trasmissione Generazione Z su Rai 2 – Quando si giudica qualcosa è anche spesso perché non si conosce”. Spiega che nella sua vita “sono sempre stato molto fortunato ad avere dei genitori che mi hanno voluto molto bene, ho incontrato degli amici che mi hanno sempre sostenuto, delle guide durante il mio percorso nei momenti giusti” e per questo motivo “non ho mai vissuto questi pregiudizi in una maniera troppo negativa, non mi hanno mai colpito più di tanto anche perché io tendo a vedere sempre l’odio con tenerezza”.



Per Leo Gassmann, cantautore e idolo dei ragazzi, “il pregiudizio fa parte dell’essere umano e va combattuto con l’amore e con la dedizione. Sto andando dritto, sto inseguendo i miei sogni e poi comunque a me piace fare le cose con calma”. Si dice profondamente grato perché “ci sono state delle cose bellissime che mi sono capitate, per esempio quest’anno a Sanremo è stata una sorpresa per me, perché comunque ho lavorato per anni per scrivere qualcosa che potesse darmi la possibilità di tornare su quel palco. Quando Amadeus ha detto il mio nome ero a casa con un paio di amici, guardavamo il telegiornale ed è stato sorprendente. Noi siamo stati tre anni tra pandemie, paure, dentro una piccola camera a creare musica”.



Leo Gassmann: “a mamma dico tutto, papà credeva mi sarei allontanato dagli studi”

Leo Gassmann confessa anche che “mamma è sempre stata quella alla quale ho sempre detto le cose subito” mentre con papà “ho sempre aspettato un po’ a dirgli le cose perché è sempre stato molto preoccupato che potessi in qualche modo allontanarmi dai miei studi, cosa che poi non è successa perché poi mi sono laureato e adesso sto pensando anche di fare una seconda laurea”. Infatti Leo Gassmann riconosce che “mi piace studiare e fare anche delle cose che mi portino lontano, perché mi aiutano ad arricchire il mio bagaglio e ad ampliare i miei orizzonti. Mi è sempre piaciuto fare le cose per conto mio senza dover avvisare, perché poi hai le ansie, le paure, magari aspettative”.



A tutti i suoi fan e i telespettatori, Leo Gassmann ricorda che nei momenti di sconforto bisogna sempre tenere a mente che “viviamo nei social dove sembra sempre che tutti raggiungono le cose in un momento molto breve, ma soprattutto riprendono solo i momenti felici della loro vita e non ammettono mai i momenti tristi. Invece per raggiungere delle cose ci vuole tanto tempo”.