Storie Italiane torna sul terribile caso di Alessandro Leon Asoli, il ragazzo che avvelenò la madre e il patrigno con delle penne al salmone, uccidendo il secondo. Il programma di Rai Uno ha intervistato in diretta l’avvocato di Leon Asoli, giovane 21enne condannato in primo grado a 30 anni di carcere per l’omicidio del patrigno e il tentato assassinio della madre. Negli scorsi giorni il giovane ha inviato una lettera ai media chiedendo un avvicinamento con la madre, che non vede più dai tragici episodi della morte.
“Non ho sentito Leon – ha spiegato il legale in diretta tv – mi sento di dire che ha consegnato a voi una serie di ragionamenti e pensieri che ha maturato in questo periodo che è lungo e che però non è che una piccola parte del periodo che dovrà passare in carcere, e avrà gli strumenti per rielaborare i fatti accaduti”. In merito alle “accuse” di Leon: “Non penso che si riferisca alla madre quando parla di condotte sbagliate ma se mai alle notizie uscite sui media e sulle testate giornalistiche che ovviamente si prestano ad avere una manipolazione, del resto la voce di Leon non è mai stata ascoltata in questo processo se non quando si è presentato davanti alla corte d’Assise di Bologna per rendere la sua versione sui fatti”.
ALESSANDRO LEON ASOLI, ELEONORA DANIELE: “LE TESTATE GIORNALISTICHE…”
Eleonora Daniele ha chiarito: “Le testate giornalistiche non è che si prestano ad essere manipolate ma prendono notizie dall’unica fonte, che erano le parole della madre”.
In studio Cinzia Tani ha commentato sul caso di Alessandro Asoli: “Sembra che lui abbia cercato di dare la colpa alla madre, quindi lei è come se fosse stata uccisa due volte”. L’avvocato ha poi concluso e chiarito: “Solo una puntualizzazione, non è che i media si prestino ad essere manipolati, ma riportano una verità diversa da quella processuale che oggi è sancita da un giudicato, io penso che Leon abbia una sua verità umana che speriamo riesca in qualche modo ad esternare anche tramite il sottoscritto”.