Cattive notizie ci arrivano alla vigilia dell’ultima giornata per i Campionati italiani di ciclismo, che solo domani vivranno i loro momento clou, con la gara in linea per gli uomini Elite, da Bassano del Grappa fino a Cittadella. Solo poche ore fa è emersa infatti la positività al coronavirus di Leonardo Basso, corridore classe 1993 di Castelfranco Veneto, che veste la maglia del team Ineos, che è solo domani avrebbe dovuto presentarsi al via della gara che assegna il tricolore. Il corridore, hanno fatto sapere, è asintomatico e sta bene, ma la riscontrata positività al tampone ovviamente gli impedirà domani di presentarsi alla partenza. Non solo: con lui pure dovranno rinunciare a concorrere per il tricolore altri tre compagni di squadra, con cui è entrato in contatto negli ultimi due giorni e dunque Filippo Ganna (vincitore della prova a cronometro), Salvatore Puccio e Gianni Moscon. Una brutta tegola dunque per il team britannico che di fatto si è ritirato dalla start list per i Campionati italiani di ciclismo 2020.



LEONARDO BASSO POSITIVO AL COVID: IN ISOLAMENTO 3 COMPAGNI DI SQUADRA

La gara di domenica dei Campionati italiani di ciclismo 2020 dunque perde alcuni dei suoi protagonisti più attesi. Martedì scorso Leonardo Basso era risultato negativo al tampone: per questi motivo nella giornata di ieri aveva effettuato la ricognizione cronometro col compagno di squadra Filippo Ganna, e questa mattina si è allenato pure con Salvatore Puccio e Gianni Moscon, gli altri azzurri iscritti alla gara. Pareva dunque tutto filare liscio, fino all’esito dell’ultimo tampone occorso solo nelle ultime ore, che ha decretato la positività del 26enne. Ora in linea con tutti i protocolli, tutti e 4 i ciclisti della Ineos sono in quarantena per 14 giorni e già nei prossimi giorni effettueranno ulteriori controlli per monitorare il loro stato di salute. Va aggiunto che assieme a loro pure entreranno in autoisolamento altri 4 membri del personale, considerati contatti secondari: una mossa che il team ha considerato prudente ma necessaria, benché pure sia stato rispettato il distanziamento sociale e le norme che regolano l’uso dei dispositivi di protezione personale. Ricordiamo che dei 4 ciclisti sottoposti ora a quarantena, nessuno di questi era atteso al via del Tour de France, che partirà il prossimo sabato da Nizza.

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